Tre volte 4 marzo. Da Holmes alla II guerra mondiale

4 marzo 1.

Uno studio in rosso segna l’incontro fra il dottor Watson e Sherlock Holmes, dapprima coinquilini e poi collaboratori. È il resoconto di Watson a ripercorrere il primo caso che li vede vicini, l’omicidio di due uomini e la cattura del loro assassino-giustiziere, un caso in cui Holmes rivela – per la prima volta davanti a Watson –  il suo metodo di indagine, che coglie nel segno assai prima e assai meglio dei metodi in uso fino ad allora a Scotland Yard. Dopo il racconto delle sue vicende di medico in servizio nell’esercito, delle sue ferite, del suo ritorno a Londra, della sua sistemazione in Baker Street, Watson viene al punto e fissa il giorno in cui – proprio grazie alla rivelazione dell’attività di Holmes – anche la sua vita subirà una svolta. Era il 4 di marzo (“ho buoni motivi per ricordarmelo” / “as I have good reason to remember”). Quel giorno arriva la notizia del primo omicidio avvenuto nella notte e Watson viene trasportato nell’indagine, prima dubbioso e poi sempre più entusiasta di avere a che fare con Holmes (Arthur Conan Doyle, Uno studio in rosso, 1887).
4 marzo 2.
Nell’inverno del 1943, Thomas Jericho, matematico inglese in servizio a Bletchley Park, il centro per la decifrazione dei messaggi segreti, si trova al King’s College di Cambridge, per riprendersi da un esaurimento nervoso.


Se l’è procurato a causa  della tensione altissima del lavoro sui codici della Marina tedesca, crittati con una macchina chiamata Enigma, codici che vengono decrittati grazie a enormi elaboratori elettromeccanici. Il ritardo nel decifrare i messaggi comporta l’affondamento – da parte dei sottomarini tedeschi, gli U-Boot – di centinaia di convogli alleati nell’Atlantico. Dunque la perizia nella decifrazione è direttamente proporzionale al salvataggio di vite umane, ma il successo nella decrittazione induce il nemico a modificare il codice, complicando i meccanismi crittografici, come sta avvenendo in quell’inverno. Dopo un periodo di superlavoro, e un’intuizione che consente di decifrare messaggi importanti, Jericho ha una crisi di nervi ed è mandato a Cambridge, il suo vecchio college, dove anni prima ha conosciuto il grande matematico Alan Turing. A Cambridge passa il tempo a risolvere cruciverba e problemi di scacchi, a passeggiare e a leggere, finché non viene richiamato in servizio, nel mese di marzo. Nuovi sistemi sono stati messi a punto dai tedeschi e altri fatti sono accaduti all’interno di Bletchley Park per cui è importante la sua presenza. Alla ricerca d’informazioni, viene a sapere che alla data del 4 marzo una eccezionale quantità di messaggi segreti è transitata dal quartiere generale della Gestapo a Berlino.
“Il 4 marzo è il giorno chiave” dice Jericho, mentre cerca di ricordare: “Io dov’ero il 4 marzo? In un altro mondo: leggevo Sherlock Holmes a Cambridge davanti a un fuoco a gas, evitavo il signor Kite e stavo imparando di nuovo a camminare”.  Aveva infatti portato con sé l’edizione Doubleday del 1930 de I racconti di Sherlock Holmes, in cui è contenuto anche Uno studio in rosso, nelle cui prime pagine il 4 marzo è dichiarato essere, a sua volta, una data chiave (Robert Harris, Enigma, 1995)
4 marzo 3.
Molto più a sud dell’Inghilterra di Holmes e di Bletchley Park, nello stesso anno 1943 e nella medesima data del 4 marzo, nasce un bimbo, a cui viene dato il nome di Gesù bambino, partorito da una mamma sedicenne, che lo ha concepito con un soldato straniero, nel corso della stessa guerra (Lucio Dalla-Paola Pallottino, 4/3/1943, 1971). (a.s.)

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