« »
The flutter of cards, motion of hands, of eyelids, the drone of the time-voice in the firehouse ceiling “… one thirty-five, Thursday morning, November 4th,… one thirty-six… one thirty-seven A.M….” The tick of the playing cards on the greasy table top, all the sounds came to Montag, behind his closed eyes, behind the barrier he had momentarily erected. He could feel the firehouse full of glitter and shine and since, of brass colors, the colors of coins, of golf, of silver. The unseen men across that table were sighing on their cards, waiting. “… one forty-five…” The voice clock mourned out the cold hour of a cold morning of a still colder year.
Ray Bradbury, Fahrenheit 451, 1951
Il fruscio delle carte da gioco, il muoversi delle mani, il murmure monotono del cronofono nel soffitto della Caserma del fuoco “… una e trentacinque, mattino, martedì, 4 novembre.. una e trentasei… una e trentasette, mattino…”. Il lieve battito delle carte sul piano sudicio del tavolo, tutti i rumori raggiungevano Montag dietro i suoi occhi chiusi, dietro la barriera che aveva eretto momentaneamente. Poteva sentire la Caserma del fuoco piena di scintillii, di luminosità e di silenzio, di colori bronzei, i colori delle monete, dell’oro, dell’argento. Gli uomini invisibili dall’altra parte della tavola stavano sospirando sulle loro carte, in attesa di “… una e quarantacinque…” e la voce del cronofono si rattristava sulla fredda ora di un freddo mattino di un ancor più gelido anno
Ray Bradbury, Fahrenheit 451, 1953 (1951), tr. it. G. Monicelli, Mondadori 1989, p.38
La storia di Fahrenheit 451 e del pompiere Guy Montag – impiegato nella squadra che appicca il fuoco alle biblioteche, dichiarate fuorilegge dal regime – ha inizio in autunno. Cadono le foglie e piove, quando Montag incontra Clarisse McClellan, una giovane vicina di casa che si comporta in modo diverso da tutte le persone che Montag conosce, dalla moglie Mildred – presa dalle serie televisive -, così come dai colleghi incendiari. Indipendente e curiosa, Clarisse suscita in Montag un imprevedibile disagio verso la sua vita consueta, che lo porta via via a farsi domande e a dubitare del suo lavoro. Come accade durante una partita a carte con i colleghi nella Caserma del Fuoco, mentre il cronofono segna il tempo nelle prime ore del 4 novembre.
Dicono del libro
Dicono del libro
“In Fahrenheit 451 Bradbury esplora, con grande sensibilità, il terreno dell’utopia negativa, cioè il genere nel quale l’autore non dipinge uno stato perfetto ma anzi un regno d’incubo e terrore. Nel caso di Fahrenheit 451 (il cui titolo, apparentemente enigmatico, vuole solo indicare la temperatura alla quale brucia la carta, secondo la scala in uso nei paesi anglosassoni) si tratta di uno stato talmente autoritario che sente il bisogno di mettere i libri al rogo”.
(Dal profilo nell’ed. Mondadori, op. cit.)
Continue reading “4 Novembre | November 4th” »