Con Casa Lettori a Più libri più liberi 2019
Che cosa vuol dire aprire e mantenere un blog dedicato ai libri; che efficacia ha diffondere le proprie riflessioni e proposte tramite Twitter, nell’epoca del dilagare di Instagram; come si può coniugare la forma della scrittura con la presenza delle immagini; e perché dedicare tempo della propria vita quotidiana a un impegno non direttamente remunerativo.
Intorno a queste domande si è svolta la conversazione di giovedì 5 dicembre 2019, nell’accogliente spazio dell’Arena Robinson di Repubblica, allestita a Più libri Più liberi.
Maria Anna Patti, collaboratrice di Robinson e fondatrice/animatrice di Casa Lettori – un dispositivo di promozione della lettura e della partecipazione culturale che conta col solo account Twitter più di 76.000 follower – ha scelto gli ospiti e condotto il dialogo su questi temi, davanti a un pubblico composto per la maggior parte di giovani studenti, e poi di fedelissimi della lettura, di curiosi, di visitatori e operatori della fiera.
Con molto piacere, Diconodioggi – nella persona della fondatrice Antonella Sbrilli – ha partecipato a questo incontro, insieme con gli altri blog (e account Twitter) invitati: Corsi e rincorsi di Sara Durantini, che si occupa – come dice il sottotitolo – di “Arts. Literature. More”, in una visione integrata delle espressioni creative; Un libro, una tazza di lè e il camice bianco di Marzia Giansante, psichiatra che considera l’apporto umanistico indispensabile alla cura e alla stessa professione medica; “Giuditta legge. Il blog di lettura di Giuditta Casale” che fa della lettura personale di un singolo libro un punto per osservare le dinamiche relazionali della società; Letteratume. Spunti di letture con leggerezza di Vincenzo Barometro, che predilige ironia e auto-ironia per le sue incursioni editoriali.
Anche Sololibri,net ha contribuito al talk, con dati sulla presenza dei blog letterari in rete e sulla consistenza degli scambi sui social, mentre Maria Di Cuonzo ha twittato l’evento in diretta.
Il filo rosso delle considerazioni espresse negli interventi è stato quello della necessità di comunicare il proprio modo di leggere, in cerca di interlocutori affini, di riscontri, di collegamenti.
Il dialogo può crearsi con gli autori, con gli editori (e in questo Twitter è assai più efficace di altri social), con una nicchia di appassionati su temi molto specifici – come nel caso di chi arricchisce giornalmente @diconodioggi con le date trovate nei racconti – oppure con un gruppo molto vasto di persone, come accade proprio a Casa Lettori, che considera ogni tweet inviato al suo account un segno importante della presenza di ciascuno.
Antonella Sbrilli (@asbrilli)