Tempo in Comune: 24 e 25 settembre 2016

Il Tempo lascia i suoi segni dappertutto, scandisce la vita quotidiana e dà forma alle opere d’arte che popolano la nostra città, all’interno dei musei e negli spazi aperti.

Intorno al Tempo ruota l’iniziativa #TempoinComune: un invito a creare insieme – passo dopo passo – una mappa dei tanti modi e tanti luoghi in cui il Tempo è stato rappresentato, analizzato, misurato e immaginato. In questo programma, i visitatori trovano tutti gli appuntamenti fra cui scegliere il proprio percorso, fatto di visite, di incontri, di laboratori, nei musei d’arte e di scienza, nelle biblioteche, nei parchi, nelle piazze: il Tempo in Comune. Gli appuntamenti del 24 e 25 settembre 2016, fra cui anche la visita alla mostra al Macro Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea.

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#TempoinVerso: Interferenze poetiche al Macro di Roma

Il 23 settembre 2016 – al Museo Macro di Roma – ha avuto luogo #TempoinVerso, uno degli appuntamenti partecipativi che hanno accompagnato la mostra Dall’Oggi al Domani. 24 ore nell’arte contemporanea, allestita dal 29 aprile al 2 ottobre 2016 presso la Sala Bianca del Museo di via Nizza.

#TempoinVerso. Interferenze poetiche a regola d’arte – questo il titolo completo dell’evento – è un itinerario di connessioni tra alcune delle opere in mostra, tutte dedicate al Tempo, e una scelta di poesie, tratte dall’antologia Dare tempo al tempo. Variazioni sul tema nella poesia italiana del Novecento (Giulio Perrone Editore, 2016, qui recensione nel blog), a cura di Alma Gattinoni e Giorgio Marchini, con prefazione dello scrittore e critico Paolo di Paolo, che ha condotto con Antonella Sbrilli il pomeriggio al Macro.

Tempo è forse una delle parole più importanti e ricorrenti nel linguaggio dell’uomo. Non è forse vero che ogni nostra azione (o progetto) è tesa ad esorcizzare l’angoscia dell’impermanenza delle cose? Con questa riflessione dei curatori del volume ha avuto inizio il gioco di accostamenti, dove la parola gioco sottolinea l’importanza dell’elemento creativo attraverso il quale, liberandosi dalle rigide griglie del reale, si accede a quella dimensione dello spazio-tempo dove l’immaginazione e la fantasia generano nuove connessioni prima non individuate.
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Una decina di poesie, selezionate dai curatori fra le 130 raccolte nell’antologia (in un ordine alfabetico che va da Accrocca  a Zeichen) sono state avvicinate ad altrettante opere in mostra, fra cui le fotografie quotidiane di Roman Opalka, le sequenze di date di Hanne Darboven, il diario del XX secolo di Daniela Comani, i calendari di Alighiero Boetti: questo artista fa da trait-d’union fra la mostra (il cui titolo è una delle frasi di 16 lettere fatte ricamare da lui) e l’antologia di Gattinoni e Marchini, il cui titolo è anch’esso una frase sul tempo scelta da Boetti per uno dei suoi quadrati magici.

A questo link –  2016-settembre-23-macro-interferenze-poetiche – è  scaricabile la presentazione in pdf, con tutti gli accostamenti proposti.
Le letture, nel pomeriggio del 23 settembre, sono state fatte dai curatori del volume, da Paolo di Paolo e dagli ospiti.
Gabriella Palli Baroni ha introdotto e letto la poesia di Attilio Bertolucci Gli anni (da Lettere da casa, 1951), dove risalta – casualità –  un’atmosfera settembrina di primo autunno.
Claudio Damiani ha letto una sua poesia tratta dalla raccolta Attorno al Fuoco (2006), accostata – per l’occasione –  all’opera di Enrico Benetta, una grande clessidra in cui lo scorrere della sabbia è sostituito dal coagularsi di caratteri bodoniani, lettere e cifre che raddensandosi alle due estremità opposte della struttura protendono l’una verso l’altra senza mai raggiungersi (qui la recensione dell’opera sul blog).
Gabriella Sica ha letto 8 marzo,  tratta dalla sua raccolta Poesie Familiari (2001) e stavolta l’opera accostata era Compleanno, di Bertozzi e Casoni. La scultura in ceramica policroma dei due artisti cristallizza il tempo nei resti di una festa: nella torta di un compleanno trascorso è inserito un teschio di animale, nel vuoto di una fetta di dolce mancante, che lascia in bocca l’amaro sapore di un presagio di morte. Sica stessa introduce la poesia sottolineando la strana coincidenza dell’opera di Bertozzi e Casoni con il suo testo, composto proprio nell’ultimo compleanno di suo padre.
In questa rete di emergenze e di coincidenze, la serendipity ha voluto che  l’accostamento conclusivo mettesse vicini una intensa poesia di Vito Riviello, Tempo a pensare, da Apparizioni, e un’opera verbo-visiva di Lamberto Pignotti, una conversazione fra angeli musicanti,  in cui si legge: «Perché dobbiamo fare proponimenti proprio il 1° gennaio? Cosa c’è di male nel 16 maggio o nel 23 settembre?».
L’incontro si conclude con un invito ai presenti a ricercare altre interferenze che colgano – nei mezzi delle arti visive e in quelli della parola – gli aspetti elusivi del tempo, restituendoli all’esperienza percettiva di chi guarda e ascolta.

«Questa piazza è un orologio vasto / una macchina accordata  / che si misura lenta nel tempo.  / È un bosco pietrificato / una scogliera, / la meridiana muta della mente.»
Valerio Magrelli, Ora serrata Retinae – Rima Palpebralis

Sara Fiorelli

Il Tempo nel Cerchio dell’Arte, a Bolzano

Il 17 maggio 2016  si è inaugurata al Centro Trevi di Bolzano Tempo e denaro – Nel Cerchio dell’Arte la mostra multimediale che fino al 31 maggio 2017 accompagna i visitatori alla scoperta del tempo e del denaro nell’arte, da Giotto a Kentridge. centro trevi Alla sua IV edizione, Nel Cerchio dell’Arte offre un’esperienza di approccio innovativo alla storia dell’arte, lungo un percorso tra dipinti, sculture, brani musicali, clip di film e cultura contemporanea: dalla sala circolare dove è proiettato il video immersivo, alla sezione approfondimenti e giochi con schermi e tavoli touch, fino al momento culminante, l’esperienza diretta con le opere originali, prestate a rotazione dal Museion di Bolzano, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, dagli Uffizi di Firenze, da Capodimonte. cerchio interazione Nato per raccontare “la magia dell’arte a chi non ha avuto modo di avvicinarsi alla storia dell’arte”, come ha detto in conferenza stampa Antonio Lampis, direttore della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia di Bolzano, Nel Cerchio dell’Arte si rivolge a tutti, giovani e adulti, curiosi e professionisti del settore, residenti e turisti di passaggio. Si tratta di un invito a partecipare, a farsi condurre in questo viaggio suggestivo nei tanti aspetti emergenti del tema: la presenza di tempo e denaro nella nostra vita. Perché tempo e denaro? Presenze avvolgenti e a volte ingombranti, che danno ritmo e peso alla vita quotidiana dei singoli e delle collettività, sono temi a cui negli ultimi anni si rivolge sempre più attenzione, come dimostra, per fare solo un esempio, il tema di Manifesta 11 a Zurigo: il denaro. Il nesso profondo fra l’ora e l’oro, lo ricorda – all’interno del Centro Trevi – una delle etimologie fantastiche create dall’artista Maria Sebregondi nel suo Etimologiario (Quodlibet edizioni): «orologio s. m. – strumento che informa delle ritmiche fluttuazioni dell’oro. Talvolta d’oro esso stesso, mirabile coincidenza tra sostanza e funzione, ci viene assegnato fin dall’infanzia affinché precocemente apprendiamo che il tempo è denaro». Nel corso dei secoli gli artisti si sono espressi – in tanti modi diversi – su queste due dorsali, a volte mescolandole, quando per esempio in un dipinto si vede una candela che si consuma mentre un cambiavalute conta i denari. ora ora ora Nell’arte contemporanea, il tempo entra nella natura stessa di molte opere, come video e performance che hanno una durata precisa e spesso affrontano argomenti collegati al valore del lavoro, dello scambio e del tempo stesso. La mostra al Centro Trevi si allaccia in un ponte ideale con la rassegna in corso a Roma al Museo Macro, dal titolo Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea. bolzano roma Nel cerchio dell’arte è un progetto del Dipartimento Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige. Curatela scientifica: Antonella Sbrilli, Maria Stella Bottai, con la collaborazione di Paolo Fenu, Nicola Mittempergher Voce narrante: Benedetta Conte Video immersivo: Plasmedia S.r.l., Foligno Postazioni interattive: Practix srl, Trento Con  il patrocinio del Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma e con la collaborazione del Museo MACRO di Roma. Maria Stella Bottai @stellissa