29 Febbraio

29 febbraio 2024

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“Cinquantadue carte fanno cinquantadue settimane”, mormorò.
“Il tutto fa 364 giorni. Fin qui tutto bene. E poi i mesi diventano tredici, di ventotto giorni ciascuno…
E anche qui arriviamo a 364. Tutte e due le volte, però, avanza un giorno…”
“Che sarebbe il Giorno del Jolly”, spiegai.
“Per la miseria!”
Rimase a lungo a fissare gli aranci, poi 
mormora: “E tu, quando sei nato, Hans Thomas?”
Non capivo dove voleva arrivare. “Il 29 febbraio 1972”, risposi.
“Ma in quale giorno cadeva?”
Allora ebbi l’illuminazione: nel giorno ‘in più’ di un anno bisestile. Secondo il calendario dell’isola incantata, sarebbe stato il Giorno del Jolly.

Jostein Gaarder, L’enigma del solitario, (Kabalmysteriet)1990, tr.it. D. Braun Savio, Longanesi 1996,ed. cons. TEA, 1998, pp. 216-17

Dicono del libro
“Chi sei, tu? Sei un fante di fiori, una donna di cuori, un asso di quadri, un due di picche? Già, perché ognuno di noi non è che una carta di quel grande solitario chiamato vita, una carta che esce a un certo punto del gioco, prende il proprio posto sul grande tavolo dell’universo e segue le regole che altri hanno stabilito. Ma che cosa ci accadrebbe se, nel ‘grande solitario’, spuntasse un jolly? Probabilmente ci sentiremmo un po’ come il dodicenne Hans Thomas che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della mamma (fuggita di casa per trovare se stessa), scopre un’isola incantata (in cui vivono cinquantadue nani, un naufrago pieno di immaginazione e un folletto molto sarcastico) e finisce per capire che l’unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi lui stesso in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porsi domande” (dalla quarta di copertina dell’ed. TEA citata)

Altre storie che accadono oggi

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“… Che santi si festeggiano sul calendario, il ventinove di febbraio?…”
Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia

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“… So it was that on the twenty-ninth day of February, at the beginning of the thaw, this singular person fell out of infinity into Iping village…”
H. G. Wells, The Invisible Man

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“… Con la presente, dichiaro che sabato 29 febbraio 1967 ho colpito mia cognata Isabe Kerr con un posacenere e l’ho uccisa…”
Rex Stout, Nero Wolfe. Invito a un’indagine

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“… 29 febbraio ’71 Caro Michele, mi sono arrivate le dodici tutine di spugna…”
Natalia Ginzburg, Caro Michele

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“… La Repubblica fu finalmente proclamata in forma solenne a Marsiglia la mattina del 29 febbraio…”
Emile Zola, I misteri di Marsiglia (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… si trattava di una sera del tutto fuori dall’usuale, non compresa quasi nel calendario, un hors d’oeuvre, per così dire, una sera extra, una sera bisestile, il 29 febbraio…”
Thomas Mann, La montagna incantata

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“… Il tuo giorno fortunato è stato un 29 febbraio. Una data ballerina…”
Simona Sparaco, Se chiudi gli occhi (segnalazione di Libreria Feedbooks @feedbooks_it)

 

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“… Erano le ultime ore di un freddissimo 29 febbraio del 1936 quando nacqui ad Ampezzo…”
Luigi Schneider, Nato il 29 febbraio. Storia di un uomo fortunato (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… campava con uno stecco 365 giorni all’anno e 366 quando l’anno era bisestile…”
Anton Giulio Barrili, La notte del commendatore (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… Ma questo è un giorno speciale, è il 29 febbraio Marco Carrera non ha resistito. Non è superstizioso, non è scaramantico, ma si fa comunque ispirare da numeri e ricorrenze, e un giorno che capita solo ogni quattro anni è un buon giorno per giocare…”
Sandro Veronesi, Il colibrì (segnalazione di Fabiazep)

29 Febbraio

29 febbraio 2020

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“Cinquantadue carte fanno cinquantadue settimane”, mormorò.
“Il tutto fa 364 giorni. Fin qui tutto bene. E poi i mesi diventano tredici, di ventotto giorni ciascuno…
E anche qui arriviamo a 364. Tutte e due le volte, però, avanza un giorno…”
“Che sarebbe il Giorno del Jolly”, spiegai.
“Per la miseria!”
Rimase a lungo a fissare gli aranci, poi 
mormora: “E tu, quando sei nato, Hans Thomas?”
Non capivo dove voleva arrivare. “Il 29 febbraio 1972”, risposi.
“Ma in quale giorno cadeva?”
Allora ebbi l’illuminazione: nel giorno ‘in più’ di un anno bisestile. Secondo il calendario dell’isola incantata, sarebbe stato il Giorno del Jolly.

Jostein Gaarder, L’enigma del solitario, (Kabalmysteriet)1990, tr.it. D. Braun Savio, Longanesi 1996,ed. cons. TEA, 1998, pp. 216-17

Dicono del libro
“Chi sei, tu? Sei un fante di fiori, una donna di cuori, un asso di quadri, un due di picche? Già, perché ognuno di noi non è che una carta di quel grande solitario chiamato vita, una carta che esce a un certo punto del gioco, prende il proprio posto sul grande tavolo dell’universo e segue le regole che altri hanno stabilito. Ma che cosa ci accadrebbe se, nel ‘grande solitario’, spuntasse un jolly? Probabilmente ci sentiremmo un po’ come il dodicenne Hans Thomas che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della mamma (fuggita di casa per trovare se stessa), scopre un’isola incantata (in cui vivono cinquantadue nani, un naufrago pieno di immaginazione e un folletto molto sarcastico) e finisce per capire che l’unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi lui stesso in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porsi domande” (dalla quarta di copertina dell’ed. TEA citata)

Altre storie che accadono oggi

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“… Che santi si festeggiano sul calendario, il ventinove di febbraio?…”
Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia

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“… So it was that on the twenty-ninth day of February, at the beginning of the thaw, this singular person fell out of infinity into Iping village…”
H. G. Wells, The Invisible Man

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“… Con la presente, dichiaro che sabato 29 febbraio 1967 ho colpito mia cognata Isabe Kerr con un posacenere e l’ho uccisa…”
Rex Stout, Nero Wolfe. Invito a un’indagine

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“… 29 febbraio ’71 Caro Michele, mi sono arrivate le dodici tutine di spugna…”
Natalia Ginzburg, Caro Michele

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“… La Repubblica fu finalmente proclamata in forma solenne a Marsiglia la mattina del 29 febbraio…”
Emile Zola, I misteri di Marsiglia (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… si trattava di una sera del tutto fuori dall’usuale, non compresa quasi nel calendario, un hors d’oeuvre, per così dire, una sera extra, una sera bisestile, il 29 febbraio…”
Thomas Mann, La montagna incantata

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“… Il tuo giorno fortunato è stato un 29 febbraio. Una data ballerina…”
Simona Sparaco, Se chiudi gli occhi (segnalazione di Libreria Feedbooks @feedbooks_it)

 

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“… Erano le ultime ore di un freddissimo 29 febbraio del 1936 quando nacqui ad Ampezzo…”
Luigi Schneider, Nato il 29 febbraio. Storia di un uomo fortunato (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… campava con uno stecco 365 giorni all’anno e 366 quando l’anno era bisestile…”
Anton Giulio Barrili, La notte del commendatore (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… Ma questo è un giorno speciale, è il 29 febbraio Marco Carrera non ha resistito. Non è superstizioso, non è scaramantico, ma si fa comunque ispirare da numeri e ricorrenze, e un giorno che capita solo ogni quattro anni è un buon giorno per giocare…”
Sandro Veronesi, Il colibrì (segnalazione di Fabiazep)

29 Febbraio

29 febbraio 2016

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“Cinquantadue carte fanno cinquantadue settimane”, mormorò.
“Il tutto fa 364 giorni. Fin qui tutto bene. E poi i mesi diventano tredici, di ventotto giorni ciascuno…
E anche qui arriviamo a 364. Tutte e due le volte, però, avanza un giorno…”
“Che sarebbe il Giorno del Jolly”, spiegai.
“Per la miseria!”
Rimase a lungo a fissare gli aranci, poi 
mormora: “E tu, quando sei nato, Hans Thomas?”
Non capivo dove voleva arrivare. “Il 29 febbraio 1972”, risposi.
“Ma in quale giorno cadeva?”
Allora ebbi l’illuminazione: nel giorno ‘in più’ di un anno bisestile. Secondo il calendario dell’isola incantata, sarebbe stato il Giorno del Jolly.

Jostein Gaarder, L’enigma del solitario, 1990, tr.it. D. Braun Savio, Longanesi 1996,ed. cons. TEA, 1998, pp. 216-17

Dicono del libro
“Chi sei, tu? Sei un fante di fiori, una donna di cuori, un asso di quadri, un due di picche? Già, perché ognuno di noi non è che una carta di quel grande solitario chiamato vita, una carta che esce a un certo punto del gioco, prende il proprio posto sul grande tavolo dell’universo e segue le regole che altri hanno stabilito. Ma che cosa ci accadrebbe se, nel ‘grande solitario’, spuntasse un jolly? Probabilmente ci sentiremmo un po’ come il dodicenne Hans Thomas che, nel suo viaggio verso la Grecia alla ricerca della mamma (fuggita di casa per trovare se stessa), scopre un’isola incantata (in cui vivono cinquantadue nani, un naufrago pieno di immaginazione e un folletto molto sarcastico) e finisce per capire che l’unico modo per non essere schiacciati dal destino è trasformarsi lui stesso in un jolly curioso e impertinente, sempre pronto a porsi domande” (dalla quarta di copertina dell’ed. TEA citata)

Altre storie che accadono oggi

tn-1

“… Che santi si festeggiano sul calendario, il ventinove di febbraio?…”
Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia

tn-1

“… So it was that on the twenty-ninth day of February, at the beginning of the thaw, this singular person fell out of infinity into Iping village…”
H. G. Wells, The Invisible Man

tn-1

“… Con la presente, dichiaro che sabato 29 febbraio 1967 ho colpito mia cognata Isabe Kerr con un posacenere e l’ho uccisa…”
Rex Stout, Nero Wolfe. Invito a un’indagine

tn-1
“… 29 febbraio ’71 Caro Michele, mi sono arrivate le dodici tutine di spugna…”
Natalia Ginzburg, Caro Michele

tn-1
“… La Repubblica fu finalmente proclamata in forma solenne a Marsiglia la mattina del 29 febbraio…”
Emile Zola, I misteri di Marsiglia (segnalazione di @atrapurpurea)

tn-1

“… Il tuo giorno fortunato è stato un 29 febbraio. Una data ballerina…”
Simona Sparaco, Se chiudi gli occhi (segnalazione di Libreria Feedbooks @feedbooks_it)

 

tn-1

“… Erano le ultime ore di un freddissimo 29 febbraio del 1936 quando nacqui ad Ampezzo…”
Luigi Schneider, Nato il 29 febbraio. Storia di un uomo fortunato (segnalazione di @atrapurpurea)

tn-1

“… campava con uno stecco 365 giorni all’anno e 366 quando l’anno era bisestile…”
Anton Giulio Barrili, La notte del commendatore (segnalazione di @atrapurpurea)

Tre volte 4 marzo. Da Holmes alla II guerra mondiale

4 marzo 1.

Uno studio in rosso segna l’incontro fra il dottor Watson e Sherlock Holmes, dapprima coinquilini e poi collaboratori. È il resoconto di Watson a ripercorrere il primo caso che li vede vicini, l’omicidio di due uomini e la cattura del loro assassino-giustiziere, un caso in cui Holmes rivela – per la prima volta davanti a Watson –  il suo metodo di indagine, che coglie nel segno assai prima e assai meglio dei metodi in uso fino ad allora a Scotland Yard. Dopo il racconto delle sue vicende di medico in servizio nell’esercito, delle sue ferite, del suo ritorno a Londra, della sua sistemazione in Baker Street, Watson viene al punto e fissa il giorno in cui – proprio grazie alla rivelazione dell’attività di Holmes – anche la sua vita subirà una svolta. Era il 4 di marzo (“ho buoni motivi per ricordarmelo” / “as I have good reason to remember”). Quel giorno arriva la notizia del primo omicidio avvenuto nella notte e Watson viene trasportato nell’indagine, prima dubbioso e poi sempre più entusiasta di avere a che fare con Holmes (Arthur Conan Doyle, Uno studio in rosso, 1887).
4 marzo 2.
Nell’inverno del 1943, Thomas Jericho, matematico inglese in servizio a Bletchley Park, il centro per la decifrazione dei messaggi segreti, si trova al King’s College di Cambridge, per riprendersi da un esaurimento nervoso.

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