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Bolzano, immersività, Macro Roma, mostra, Oculus Rift, realtà virtuale
La mostra Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea – che per 155 giorni ha scandito il tempo al Macro di Roma, via Nizza – si è chiusa fisicamente il 2 ottobre 2016.
Le opere sono state staccate dalle pareti e tolte dalle teche, le installazioni smontate… Eppure qualcosa – oltre al catalogo e alle tante foto e interazioni sui social network – rimane, di questa mostra che ha abitato e animato le sale al primo piano del Museo Macro, qualcosa che riguarda la sua dimensione spaziale. Di che si tratta?
Di una versione in Realtà Virtuale, esplorabile tramite appositi visori Oculus Rift, che consente di muoversi negli spazi della mostra, girare intorno alle installazioni, fermarsi sulle pareti, girovagare, avere una visione d’insieme e di dettaglio di una ventina di opere fra quelle esposte. Un percorso che consente di ricollocare ogni opera nel luogo in cui si trovava, di coglierne le relazioni di vicinanza con le altre, il dialogo che si percepisce – dal vivo – durante una visita museale. E che l’esplorazione virtuale può di nuovo suggerire, ponendosi come un modo consistente di mantenere la memoria di un evento temporaneo, come appunto una mostra.
Martedì 24 gennaio 2017, nel Museo Macro di Roma (via Nizza), per un pomeriggio, i visitatori possono rientrare virtualmente nelle sale espositive. Appuntamento alle 17,30 nella Sala Cinema per esplorare la postazione e parlarne con le curatrici della mostra, gli sviluppatori e alcuni esperti di musei, mostre, documentazione, politiche culturali.Qui informazioni e dettagli.
Realizzata in collaborazione con la Ripartizione Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano, la versione in Realtà Virtuale della mostra romana è visitabile presso il Centro Trevi di Bolzano (via Cappuccini 28), all’interno dei progetto multimediale Il Cerchio dell’arte, che propone continue sperimentazioni sugli scambi fra arte, tecnologie, comunicazione e didattica. Dedicato ogni volta a un tema diverso, Il Cerchio dell’arte sviluppa quest’anno il tema “tempo e denaro”, proponendo ai visitatori un video immersivo, esplorazioni di opere tramite touch-screen, giochi e interazioni e anche la presenza di due dipinti in prestito. Qui tutte le informazioni.
(a.s) @asbrilli
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Bolzano, Centro Trevi, denaro, interazione, Macro, multimedia, Sapienza, tempo
Il 17 maggio 2016 si è inaugurata al Centro Trevi di Bolzano Tempo e denaro – Nel Cerchio dell’Arte la mostra multimediale che fino al 31 maggio 2017 accompagna i visitatori alla scoperta del tempo e del denaro nell’arte, da Giotto a Kentridge. Alla sua IV edizione, Nel Cerchio dell’Arte offre un’esperienza di approccio innovativo alla storia dell’arte, lungo un percorso tra dipinti, sculture, brani musicali, clip di film e cultura contemporanea: dalla sala circolare dove è proiettato il video immersivo, alla sezione approfondimenti e giochi con schermi e tavoli touch, fino al momento culminante, l’esperienza diretta con le opere originali, prestate a rotazione dal Museion di Bolzano, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, dagli Uffizi di Firenze, da Capodimonte. Nato per raccontare “la magia dell’arte a chi non ha avuto modo di avvicinarsi alla storia dell’arte”, come ha detto in conferenza stampa Antonio Lampis, direttore della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia di Bolzano, Nel Cerchio dell’Arte si rivolge a tutti, giovani e adulti, curiosi e professionisti del settore, residenti e turisti di passaggio. Si tratta di un invito a partecipare, a farsi condurre in questo viaggio suggestivo nei tanti aspetti emergenti del tema: la presenza di tempo e denaro nella nostra vita. Perché tempo e denaro? Presenze avvolgenti e a volte ingombranti, che danno ritmo e peso alla vita quotidiana dei singoli e delle collettività, sono temi a cui negli ultimi anni si rivolge sempre più attenzione, come dimostra, per fare solo un esempio, il tema di Manifesta 11 a Zurigo: il denaro. Il nesso profondo fra l’ora e l’oro, lo ricorda – all’interno del Centro Trevi – una delle etimologie fantastiche create dall’artista Maria Sebregondi nel suo Etimologiario (Quodlibet edizioni): «orologio s. m. – strumento che informa delle ritmiche fluttuazioni dell’oro. Talvolta d’oro esso stesso, mirabile coincidenza tra sostanza e funzione, ci viene assegnato fin dall’infanzia affinché precocemente apprendiamo che il tempo è denaro». Nel corso dei secoli gli artisti si sono espressi – in tanti modi diversi – su queste due dorsali, a volte mescolandole, quando per esempio in un dipinto si vede una candela che si consuma mentre un cambiavalute conta i denari. Nell’arte contemporanea, il tempo entra nella natura stessa di molte opere, come video e performance che hanno una durata precisa e spesso affrontano argomenti collegati al valore del lavoro, dello scambio e del tempo stesso. La mostra al Centro Trevi si allaccia in un ponte ideale con la rassegna in corso a Roma al Museo Macro, dal titolo Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea. Nel cerchio dell’arte è un progetto del Dipartimento Cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige. Curatela scientifica: Antonella Sbrilli, Maria Stella Bottai, con la collaborazione di Paolo Fenu, Nicola Mittempergher Voce narrante: Benedetta Conte Video immersivo: Plasmedia S.r.l., Foligno Postazioni interattive: Practix srl, Trento Con il patrocinio del Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma e con la collaborazione del Museo MACRO di Roma. Maria Stella Bottai @stellissa