25 Febbraio | 25 Février
25 febbraio 2024 |
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Dans la matinée du 25 février 1848, on apprit à Chavignolles, par un individu venant de Falaise, que Paris était couvert de barricades—et le lendemain, la proclamation de la République fut affichée sur la mairie. Ce grand événement stupéfia les bourgeois. Mais quand on sut que la Cour de cassation, la Cour d’appel, la Cour des Comptes, le Tribunal de commerce, la Chambre des notaires, l’Ordre des avocats, le Conseil d’État, l’Université, les généraux et M. de la Rochejacquelein lui-même donnaient leur adhésion au Gouvernement Provisoire, les poitrines se desserrèrent;—et comme à Paris on plantait des arbres de la liberté, le Conseil municipal décida qu’il en fallait à Chavignolles
Gustave Flaubert, Bouvard et Pécuchet, 1881 (posth.)
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Il mattino del 25 febbraio 1848, si sparse a Chavignolles la notizia, portata da uno che veniva da Falaise, che Parigi era coperta di barricate; e l’indomani sull’ingresso dell’edificio comparve l’avviso che era stata proclamata la Repubblica. Questo grande avvenimento impressionò i benestanti. Ma quando si apprese che la Corte di Cassazione, la Corte d’appello, la Corte dei conti, la Camera di Commercio, l’Ordine dei notai, quello degli avvocati, il Consiglio di Stato, l’Università, i generali e persino il signor de la Rochejacquelein avevano dato la loro adesione al governo provvisorio, le fronti si spianarono; e, visto che nella capitale si piantavano alberi della libertà, il consiglio municipale decise che anche a Chavignolles bisognava piantarne
Gustave Flaubert, Bouvard e Pécuchet, 1881 (post.), tr. it. C. Sbarbaro, Einaudi 1964, p.122
Nel gennaio del 1839, Bouvard ha eredito una rendita, avvenimento che ha consentito a lui e all’amico Pécuchet – entrambi impiegati parigini di mezza età – di trasferirsi a Chavignolles, fra Caen e Falaise, per dedicarsi a imprese agrarie e a progetti enciclopedici. Gli anni trascorrono e arriva il 1848, con la rivolta – nel mese di febbraio – delle opposizioni liberali e repubblicane alla monarchia di Luigi Filippo. Avvenimenti di cui, in questo romanzo postumo, Flaubert immagina l’arrivo a Chavignolles, nello stesso febbraio del ’48.
“La storia dei due impiegati parigini si sviluppa come una parabola. Bouvard e Pécuchet sono due copisti affratellati da una candida passione per le ‘idee’. Una grossa eredità toccata a Bouvard consente a lui e all’amico di lasciare l’impiego e di trasferirsi in campagna per potersi dedicare a una febbrile ricognizione del sapere umano”
(dalla quarta di copertina dell’ed. Einaudi, op. cit.)