Life in a Day: le 24 ore del 24 luglio 2010
Il 24 luglio 2010 era sabato e la luna era piena. Rispondendo all’invito di Youtube, che all’inizio del mese aveva annunciato il progetto del film-documentario Life in a Day (La vita in un giorno), da realizzarsi con l’apporto di tutti coloro avessero inviato filmati girati in quella data, decine di migliaia di persone hanno ripreso momenti più o meno significativi della loro vita in quel giorno, fra la mezzanotte del 23 luglio e quella successiva, lungo i fusi orari in cui è suddivisa la terra. Nel progetto sono coinvolti: in veste di produttore esecutivo, il cineasta britannico Ridley Scott (che in Blade Runner aveva toccato il tema della data di scadenza dei replicanti); in veste di regista Kevin Macdonald, autore – nel 1999 – del documentario One day in September sulla strage alle Olimpiadi di Monaco; al montaggio Joe Walker, che ha coordinato la selezione e la forma finale delle migliaia di ore di riprese inviate da altrettanti autori, da ogni parte del mondo. Partner di questo esempio di social-movie, o film user-generated, generato dagli utenti, è Youtube, che lo ha reso disponibile dal 2011 sul suo canale, con sottotitoli in decine di lingue.
La data del 24 luglio – si legge su National Geographic, che ha distribuito il film negli Stati Uniti – fu scelta di getto: un sabato successivo ai mondiali di calcio, una giornata in cui le persone potessero essere disponibili a dedicarsi all’impresa. È significativo poi che la cifra 24 si ripeta nella data e nella durata, ricordando l’importanza di questo numero, e dei suoi divisori, nella lunga storia della scansione del tempo, dalle meridiane ai meridiani. E inoltro si può scrivere 24/7.
Un giorno di vita sulla terra, documentato dai suoi abitanti, che riprendono azioni quotidiane, ordinarie e straordinarie, nel posto dove vivono; che raccontano che cosa hanno in tasca, costruendo una capsula del tempo planetaria e collettiva affidata a un video invece che a scatole come quelle di Andy Warhol… L’importanza del punto di vista delle singole persone nel loro contesto è sottolineata dal regista Macdonald, che fa riferimento a un’esperienza inglese degli anni Trenta, Mass Observation, un progetto di registrazione degli umori e dei comportamenti della “massa”, attraverso interviste, riprese, diari. Fra le personalità coinvolte in Mass Observation c’era il regista Humphrey Jennings (1907-1950) e fra i prodotti un’altra opera “a data”, May the Twelfth, Mass Observation Day-Surveys 1937, un libro che racconta il sentiment e la vita quotidiana della popolazione britannica nel giorno dell’incoronazione di Giorgio VI. Ma se il 12 maggio del 1937 era un giorno segnato da un evento storico plateale, il 24 luglio è una data – per quanto possibile – neutra, ritagliata nel flusso. E sul 24 luglio 2010 sono arrivati, da quasi duecento paesi, più di 80.000 filmati per un totale di migliaia di ore di riprese. Una squadra di persone ha visionato questo immenso materiale per sette mesi, taggando i video, cercando percorsi, ricorrenze e coincidenze, rime visive e narrative. Il risultato della scelta e del montaggio è un’opera di circa 90 minuti, che segue il corso della giornata, le attività quotidiane di adulti e bambini, nascite, malattie, giochi, proteste, scorci di natura, relazioni. Per quanto il materiale sia eterogeneo, il montaggio sceglie il ritmo delle assonanze e della serialità, segnala nuclei narrativi, sempre seguendo la rotazione della terra, che determina il passaggio di quel giorno. È questa la chiave dell’opera: raccogliere documenti su un mese o su un anno non avrebbe avuto lo stesso effetto, mentre un senso di stupore deriva dal sapere che tutto ciò che si vede “was more or less all happening at the same time – all over the planet”.
Come ha lasciato scritto Borges nel Giardino dei sentieri che si biforcano: “Ogni cosa, a ognuno accade precisamente, precisamente ora”. E la pagina di Borges inizia – coincidenza – con un riferimento a un 24 luglio, del 1916.
Antonella Sbrilli (@asbrilli)
L’Italia darà la sua versione del progetto con Italy in a Day, prodotto da Rai Cinema Italy e Indiana Production e diretto da Gabriele Salvatores: la data scelta per questo film collettivo è il 26 ottobre 2013. Qui il trailer ufficiale.