1971 Diary di Ian Breakwell
Presso la sede istituzionale del British Council di Roma, si conserva un’opera dell’artista inglese Ian Breakwell (Derby, 1943 – Londra, 2005).
Si tratta di 1971 Diary, parte del Continuous Diary iniziato nel 1965, manifesto della produzione del video-artista, scrittore e fotografo britannico, tutta incentrata sulla registrazione dello scorrere del tempo e, di riflesso, sul diario.
La particolarità della ricerca artistica portata avanti da Breakwell sta nel fatto che le sue pagine di diario non costituiscono una registrazione del suo vissuto personale. Al contrario, l’artista osserva, giorno per giorno, ciò che accade attorno a lui da un punto di vista privilegiato: una finestra del suo studio, collocato al terzo piano di uno stabile che si affaccia sullo Smithfiled Market di Londra, il più antico e grande mercato all’ingrosso della carne del Regno Unito.
Pertanto le cose che Breakwell sceglie di annotare non sono eventi importanti, ma stranezze, bizzarrie, accadimenti fuori dall’ordinario: tutti episodi prelevati da quell’hortus conclusus che è lo Smithfiled Market, vero e proprio palcoscenico sul quale commercianti, venditori, clienti diventano attori inconsapevoli. Lo stesso Breakwell una volta ha dichiarato che i suoi diari sono una forma di finzione letteraria perché delle venti cose che succedono attorno a lui, egli ogni volta decide di registrarne due o, al massimo, tre.
Ciò che unisce tutte le sue annotazioni è il fatto che egli non descrive il contesto nel quale nascono gli eventi registrati, tralasciando i dettagli che potrebbero spiegare cosa, in realtà, egli ha osservato di preciso. Così facendo, Breakwell evidenzia l’elemento straniante ed assurdo dei brandelli di conversazioni annotate nelle agende, tutte riportate adoperando inchiostri dai colori sgargianti, così da conferire al testo una vivace visualizzazione spaziale che contrasti violentemente con il foglio standardizzato del diario.
Profilo biografico e selezione di opere di Ian Breakwell sul sito del British Council
Michele Brescia