23 Novembre

23 novembre 2015

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Tutti lo credevano morto. Nel 1988, quando pubblicai il libro sui suoi film, di Hector Mann non si avevano più notizie da quasi sessant’anni. Salvo un pugno di storici e patiti del cinema di un tempo, pochi sembravano anche solo al corrente che fosse esistito. Doppio o niente, l’ultima delle dodici comiche realizzate da Mann sullo scorcio finale del periodo del muto, apparve in sala il 23 novembre 1928. Due mesi dopo, senza aver salutato nemmeno uno dei suoi amici e compagni di lavoro, senza aver lasciato una lettera o informato chicchessia dei suoi progetti, uscì dalla sua casa di North Orange Drive e non fu mai più visto

Paul Auster, Il libro delle illusioni, 2002, tr. it. M. Bocchiola, Einaudi, 2003, p. 3

La storia raccontata nel Libro delle illusioni comincia con la data dell’ultima proiezione, in una sala cinematografica, di Doppio o niente, una comica dell’attore Hector Mann, un divo del cinema muto. Il 23 novembre del 1928 è l’ultima data rintracciabile nella vita dell’uomo, scomparso senza lasciare traccia. Le vicende di Mann e dei suoi film vengono ricostruite – sessant’anni dopo – dal narratore della storia, il professor Zimmer, che trova in essi un nuovo motivo di interesse per la vita, dopo aver perso la sua famiglia in un incidente. È in novembre che Zimmer ricomincia a viaggiare e di nuovo in novembre (il giorno del Ringraziamento) ha un attacco di cuore, verso la fine della narrazione. 

Dicono del libro

 

Altre storie che accadono oggi

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“… Il ventitré, esattamente. Non ti ricordi cosa è accaduto il ventitré novembre? Hai dimenticato l’anniversario?…”
Michail Saltykov-Šcedrin, I signori Golovljov

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“… Difatti il Generale Grant il 23 novembre passava il 180° meridiano, quello sul quale si trovano, nell’emisfero australe, gli antipodi di Londra…”
Jules Verne, Il giro del mondo in 80 giorni

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“… Il cielo terso di quel 23 novembre era di un blu intenso come quello di una porcellana…”
Yukio Mishima, Il tempio dell’alba (segnalazione di @melonella2)

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“… L’atto di illuminazione che s’incendia in un cielo di solitudine.Pascal nella sua stanza la notte del 23 novembre 1654…”
Paul Auster, L’invenzione della solitudine (Il libro della memoria)

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“…La luce s’era levata così limpida, che pareva d’essere in aprile, invece che al 23 novembre…”
Elsa Morante, L’isola di Arturo (segnalazione di Ilaria Restivo)
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“… La data del 23 novembre, più che scritta è scavata dentro la mia mente…”
Piero Chiara,  Vedrò Singapore? (segnalazione di @evacruciani)

.VIDEO-GIOCHI

Paper, please

È il 23 novembre  nel video-gioco Papers, please (segnalazione di @appalachi)

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