21 Maggio
21 maggio 2015 |
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“E poi, il 21 di maggio, Flush seppe che il giorno era venuto. Poiché quel martedì, il 21 di maggio, Madamigella Barrett si scrutò attentamente allo specchio; con arte squisita si adornò dei suoi scialli indiani; disse alla Wilson di accostar la poltrona, ma non troppo accosto; diede un tocco a questo, a quest’altro e a quest’altro ancora; e si levò a sedere eretta fra i suoi cuscini. Flush le si accucciò ai piedi, zitto zitto. Soli, insieme, attesero”
Virginia Woolf, Flush, 1933, tr. it. A. Scalero, La Tartaruga edizioni, 1991, pp. 42-43
Da quando Elizabeth Barrett ha conosciuto quello che diventerà suo marito, Robert Browning, le giornate del cocker spaniel di nome Flush non sono più le stesse. Arrivato in casa Barrett nel 1842, Flush si è adattato a vivere nella camera della Barrett, la quale, cagionevole di salute, non esce quasi mai. Rinunciando alla sua natura di cane cacciatore, Flush ha imparato a capire la sua padrona, che ricambia l’affetto con attenzioni e poesie. Da qualche mese, le lettere del signor Browning hanno portato dei cambiamenti nella routine sempre uguale delle giornate, cambiamenti che preoccupano Flush (“E che cosa avrebbe portato con sé quell’orrida primavera?”) e che preludono alla prima visita dell’uomo in casa Barrett, alle due e mezzo del pomeriggio di martedì 21 maggio.
Altre storie che accadono oggi
“… L’ultima domanda venne posta per la prima volta, quasi per scherzo, il 21 maggio 2061…”
Isaac Asimov, L’ultima domanda
“… Peppermill avrebbe condotto Bel il 21 maggio, verso le quattro. Dovevo riempire in qualche modo l’abisso del pomeriggio…”
Vladimir Nabokov, Guarda gli arlecchini!
“… C’era, naturalmente, una sua fotografia all’incoronazione di Miss New Jersey la sera di Sabato 21 maggio 1949, Dawn in abito da sera…”
Philip Roth, Pastorale americana
Francesco Cangiullo, Pisa, 1914, tempera su carta, 57 x 74 cm.