14 Luglio | Vierzehnte Juli

14 luglio 2024

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Ich ging an die Regale und griff eine Stadtgeschichte von Paris heraus, in der ich stehend blätterte. Da waren Pläne und Zeichnungen der Alten Viertel am linken Ufer. Und in meiner Erinnerung, stieg jener seltsame “Vierzehnte Juli” auf, den wir vor de Cidre-Wirtschaft in der schmalen uralten Rue de l’Hirondelle verbrachten, an einer Tonne sitzend und dem Tanz der bunten Mädchen aus dem benachbarten “Hotel” zuschauend.

Franz Hessel, Pariser Romanze, 1920

 

Mi diressi verso gli scaffali, ne estrassi una storia della città di Parigi e rimasi lì in piedi a sfogliarla. C’erano piante e disegni degli antichi quartieri sulla riva sinistra. E mi riaffiorò alla memoria quel singolare Quattordici Luglio che trascorremmo insieme davanti alla locanda del sidro, nell’angusta, vecchissima rue de l’Hirondelle, appoggiati a una botte a guardare la danza delle variopinte fanciulle del vicino Hotel

Franz Hessel, Romanza parigina, 1920, tr. it. E. Arosio, Adelphi, 1997, p. 31

Nel 1916, mentre – in una cittadina polacca di frontiera – attende di essere mandato al fronte, un giovane soldato tedesco scrive all’amico francese Claude. Non gli parla della guerra che li ha divisi, ma degli anni trascorsi a Parigi in compagnia di artisti, poeti, modelle, cameriere, abitando a Montparnasse, a Passy e attraversando la città in lungo e in largo, di notte e di giorno. Per sopravvivere al presente, si rifugia nella memoria di un tempo irripetibile e, mentre inizia a raccontare dell’incontro con Lotte, enigmatica diciannovenne con cui ha condiviso i vagabondaggi parigini, ricorda un episodio accaduto un Quattordici Luglio, uno dei tanti momenti perfetti della vita prima della guerra.

Dicono del libro

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