2 Agosto

2 agosto 2014

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È il 2 agosto 196… Eccomi da poche ore a New York, in questa città molto intima e geometrica, costruita in stile babilonese e abitata da americani. Ho appena lasciato a Roma il traffico dell’estate nelle vie verso il mare, le piccole auto con le barche di gomma sul tetto o carrozzine per bambini e altri fagotti coperti da veli che salutavano la mia partenza. E la luce sfocata dello scirocco che lega così bene con l’odore acre della nafta, nel piazzale dell’aeroporto, verso i lunghi itinerari. Ho trovato qui il caldo pieno del pomeriggio, ma un cielo terso e ampio; e il silenzio dell’ingresso a Manhattan, nelle vie quasi sgombre, tra i vecchi brown-stones con la scala a ponte levatoio, i recenti palazzoni, i vasti empori, i bar, i negozi in vacanza col cartello Closed nella vetrina spettrale

Ennio Flaiano, Melampus, 1970, Rizzoli 1988, p.19

È il pomeriggio di un 2 agosto – negli anni Sessanta – quando lo sceneggiatore Giorgio Fabro arriva a New York da Roma e inizia il suo diario di lavoro. Gli incontri con registi e scrittori, le feste, le visite ai musei, gli spunti per delle storie, le città e il paesaggio americani sono registrati mese dopo mese, e così anche la fine della sua relazione con Frances Baker, che lo lascia per sposarsi con un altro, e gli affida il suo cane Melampus. È per via del cane, che Fabro incontrerà Liza Baldwin, una ragazza molto più giovane di lui, con cui inizia una relazione via via più singolare, in cui la donna pare subire una metamorfosi canina. Ma al principio di agosto Giorgio Fabro è ancora ignaro di ciò, riflette sull’America, sulla noia e sulla condizione del viaggio che “è come tenere i rubinetti aperti e vedere il tempo che va via, sprecato, liquido, intrattenibile”.

Dicono del libro
“Liza Baldwin, una ragazza americana come tante: niente trucco, solo acqua e sapone. Se ne innamora Giorgio Fabro, di mestiere sceneggiatore, un italiano in viaggio negli USA per motivi di lavoro. L’amore fra i due è, però, tutt’altro che qualsiasi. Giorgio scopre che Liza non è quella che appare, ma ‘diversa’, segreta. Liza sa che l’amore non è un rapporto paritario; sa che è un intreccio di dipendenze reciproche. Giorgio è talmente coinvolto nel gioco della ragazza da assecondarlo fin quasi alle soglie della follia (…) Da Melampus, Marco Ferreri ricavò un film, La cagna, interpretato da Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni”.

Altre storie che accadono oggi

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“… Era il due agosto quando tagliammo il nostro ultimo legame col mondo esterno nel dare addio all’Esmeralda…”
Arthur Conan Doyle, Il mondo perduto

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“… fu vista una gran luce sulla parte illuminata del disco… gli Inglesi ne ebbero notizia dall’edizione di Nature del 2 agosto…”
Herbert G. Wells, La guerra dei mondi

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“… Il 2 agosto 1824 i cospiratori si riunirono. Il paese era maturo per la rivolta; qualcosa, tuttavia, mancava sempre..”
Jorge Luis Borges, Tema del traditore e dell’eroe

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“… Perché era proprio un tardo pomeriggio di agosto, più precisamente erano le cinque del 2 agosto…”
Georges Simenon, La camera azzurra (segnalazione di Ilic Barocci)

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“… sabato due agosto ottanta … Così riusciamo a beccare il fatto, la stazione di Bologna è saltata…”
Pier Vittorio Tondelli, Pao Pao

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“… Ma quella sera del due agosto ottanta è stata anche la sera in cui ho rivisto il mio Lele…”
Pier Vittorio Tondelli, Pao Pao