19 Giugno
19 giugno 2014 |
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Oggi posso farlo. Per la prima volta oggi, 19 giugno 1913, alle ore 11, poiché mi innalzo al di sopra della Morte, contemplo senza bisogno di protezione il fulgore del sole col massimo entusiasmo di vivere. Lascia che il sole sfolgori tumultuoso, lascialo traboccare mi dico – che debordi pure, con la sua luce e il suo calore: può pure essere più grande di me, ma non più forte – non oggi almeno
Ernst Weiss, L’Aristocratico, 1928, tr. it. M. De Pasquale, edizioni e/o, 1985, p. 42
Le vicende narrate nel racconto si svolgono fra il giugno e l’agosto del 1913, periodo in cui si compie la formazione del protagonista. Il giovane Boëtius, discendente di una famiglia aristocratica decaduta, in quell’estate termina i suoi studi e sceglie, uscito dal collegio, di andare a lavorare in una fabbrica di turbine, passando così da origini principesche a una condizione operaia. Il 19 giugno il ragazzo, che si trova ancora nel collegio, riesce a domare un cavallo nel maneggio della scuola, mettendo così alla prova il suo coraggio, che dovrà usare anche in altre occasioni, in quello stesso giorno e nei successivi. È una giornata indimenticabile – come ripete più volte – sospesa nel primo caldo esaltante dell’inizio dell’estate.
Dicono del libro
“Ernst Weiss, scrittore ebreo di lingua tedesca, medico, a Vienna studiò con Freud, amico di Kafka a Praga, si spostò a Berlino, poi a Parigi, dove si uccise il 15 giugno 1940, mentre i nazisti occupavano la Francia (..) Nella sua vasta opera, il romanzo L’Aristocratico è forse il punto più alto, ‘un’elegia purissima sulla tomba dell’aristocrazia europea’ – scrive Marino Freschi nell’introduzione al volume. È la storia di un giovane, Boëtius von Orlamünde, ultimo discendente di una nobile casata, della sua educazione in un severo collegio, delle dure prove a cui è sottoposto, sopra tutte quella di portare sulle proprie spalle fragili il peso di una tradizione prestigiosa.”
(Dalla quarta di copertina dell’ed. edizioni e/o, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Dal quartiere generale, vicino al ponte della Sainte, il 19 giugno 1815…”
Stendhal, La Certosa di Parma
“…Il 19 giugno 1799, passeggiando a tarda sera in giardino insieme a un amico, durante il trapasso dal crepuscolo in una notte chiara, notammo che in prossimità e sui fiori del papavero orientale …si poteva osservare qualcosa di simile a delle fiamme…”
Wolfgang Goethe, La Teoria dei colori
“…La sera del 19 giugno (sera per modo di dire, essendo il cielo chiarissimo e il sole ancora fisso a mezzo il mare, con uno sguardo intento)..”
Anna Maria Ortese, Il mare non bagna Napoli
“… Così il 19 giugno partì il corteo inaugurale. Era formato da un drappello di guardie a cavallo…”
Dino Buzzati, L’inaugurazione della strada
“… Due ragazzi si trovavano nella galleria del principe consorte, e ne guardavano un terzo, più in basso. Era il 19 giugno 1895…”
Antonia Byatt, Il libro dei bambini (segnalazione di Raffaella Belletti)