2 Novembre
2 novembre 2013 |
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Il giorno dei Morti i due fidanzati godevano di una grande occasione: anche Mussia accompagnava il marito nella consueta visita al cimitero ed essi potevano così fare tutto con loro comodo, giovandosi anche del letto dei genitori. Si spogliavano un poco alla volta e Mirella andava a dipingersi il viso e gli occhi con rossetto, bistri e matite perché così piaceva a Luigi. E poi compariva nuda nella cupa stanza di noce, dipinta come un’attrice o una ballerina, con un paio di orecchini arabi di filigrana d’argento che tinnivano per tutto il pomeriggio come due campanelli.
Durante sei anni di fidanzamento il giorno dei Morti e l’amore nella camera buia e ingombra di mobili lucidi e torniti, di specchiere e di arazzi, trascorsero tranquilli fin dopo l’imbrunire: quando una vaga tristezza s’impadroniva dei due fidanzati al punto da far diventare Mirella sempre più intraprendente e fantasiosa come per cacciare l’oscurità e la solitudine
Goffredo Parise, Il fidanzamento, 1956, ed. cons. in La grande vacanza. Il fidanzamento. Atti impuri, Mondadori, 1993, pp. 185-186
Dicono del libro
“Il fidanzamento – una compatta operina, una sorta di ‘commedia in veste di realtà’, dentro la quale convivono un geometrico spirito goldoniano (la sensazione di una scena teatrale) e una scorciata parodia dei Promessi sposi – è l’annuncio di un diverso rapporto con il reale, con se stesso e inevitabilmente con la lingua”.
(Dall’Introduzione di S. Perrella all’ed. Mondadori, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Ordini segreti esortavano a tenersi pronti per il 2 novembre ..”
Joseph Roth, La tela di ragno
“… La Fortuna II di Elsinore, con una ciurma di 12 uomini e 4 cannoncini, ricevette la patente di corsa il 2 di novembre…”
Karen Blixen, La cena a Elsinore
“… Verso il tramonto del Giorno dei Morti nell’anno 1939, due uomini in abiti eleganti di flanella bianca sedevano sulla terrazza principale del Casino…”
Malcolm Lowry, Sotto il vulcano
“… Il due di novembre, giorno di tutti i morti, suo fratello aprì il magazzino e trovò tutte le lampade accese…”
Gabriel García Márquez, Cent’anni di solitudine
“… La mattina del 2 novembre ci fu per sveglia un boato, verso le quattro e mezzo…”
Beppe Fenoglio, I ventitré giorni della città di Alba