6 Luglio
6 luglio 2013 |
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La fiesta esplose a mezzogiorno di domenica 6 luglio. Non c’è altro modo di descrivere ciò che avvenne. Era tutto il giorno che arrivava gente dalla campagna, ma si mimetizzavano nella città e non li notavi. Sotto il sole cocente, la piazza era tranquilla come in qualsiasi altro giorno. I contadini erano nelle osterie fuori mano, a bere e a prepararsi alla fiesta
Ernest Hemingway, Fiesta, 1926, tr. it. E. Capriolo, Mondadori 1990, p. 154
Dopo mesi trascorsi a Parigi con scrittori, boxeur, viaggiatori inglesi e americani in giro per l’Europa dopo la fine della prima guerra mondiale, il giornalista Jake Barnes è partito per la Spagna. All’inizio di luglio si trova a Pamplona, antica capitale della Navarra che celebra il suo patrono San Firmin con sette giorni di processioni, danze, corride, precedute dalla corsa dei tori lungo le strade, in mezzo alla folla. Barnes alloggia all’Hotel Montoya, dove scendono anche i toreri più famosi. Tutto è pronto per l’inizio della Fiesta, che esplode come un fuoco d’artificio a mezzogiorno del 6 luglio, trascinando spagnoli e stranieri in eccessi e azzardi che lasciano conseguenze anche oltre quella data.
Dicono del libro
“Pubblicato nel 1926, Fiesta ebbe un successo immediato, collocando Hemingway tra i più ammirati scrittori di quella che Gertrude Stein definì la ‘generazione perduta’. Romanzo per quei tempi di palpitante attualità, per le situazioni che descrive e per i riferimenti alle burrascose inquietudini di un gruppo di emigrati internazionali, Fiesta tratteggia l’intensa suggestione dell’ambiente, le notti insonni trascorse tra clamorose sbornie e tempestose discussioni con uno stile tutto teso tra cronaca e poesia. La narrazione, caratterizzata tra l’altro da un dialogato che rimane esemplare per incisività ed eleganza, viene definita, in una lettera di Hemingway al suo editore, ‘non una satira, ma una tragedia che ha come eroe la terra’.”
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
Soirée du Coeur à Barbe 6 et 7 juillet 1923, Théatre Michel
Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari
“… 6 luglio 1937 … a ovest capo Govino resta buio e silenzioso, sotto la cresta d’ombra delle montagne…”
Lawrence Durrell, La grotta di Prospero