9 Marzo
9 marzo 2024 |
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io, Leonardo Sinsigalli, figlio di Vito e di Carmina Lacorazza, nato a Montemurro il 9 marzo 1908, sofferente di sciatica al ginocchio, giacevo febbricitante sopra i negri mattoni. Avevo appoggiato la testa sul braccio e mi lamentavo debolmente. Mi lamentavo della mia sorte di pellegrino
Leonardo Sinisgalli, Zinzigorro, in Prose di memoria e d’invenzione, Leonardo da Vinci, Bari, 1964, p. 195
Dicono del libro
“Queste prose di Sinisgalli, scritte sulla traccia della memoria, rievocano momenti e luoghi della sua coscienza, nel tentativo di costruirsi una propria saldezza, di ritrovare la propria innocenza, di ‘fabbricarsi un’anima’.
Nate da un’esperienza chiusa, da una condizione di esilio, esse serbano a distanza di anni dal tempo della loro prima edizione, una suggestione e un fascino ancora vivi e autentici, per quel sapore di confessione che traspare un po’ ovunque”
(dalla bandella dell’ed. citata)
Altre storie che accadono oggi
“… La mattina del 9 marzo attendevo la famiglia Kusano sulla banchina d’una stazione…”
Yukio Mishima, Confessioni di una maschera
“… 9 marzo 1971. Ammissione. Scesero al pronto soccorso a mezzogiorno e si sedettero sulla panca…”
Michael Crichton, Il terminale uomo
“… Ecco ritorno con la mente al tempo del primo latte/ era il 9.3.57 …”
99 Posse, Miracoli (segnalazione di Michele Brescia)
“… 9 marzo. Mi son fatto tatuare tutto il corpo con una cartina geografica del mondo…”
Alessandro Bergonzoni, È già mercoledì e io no