6 Aprile
6 aprile 2023 |
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Tess era così immersa in questo sogno fantastico che sembrava non accorgersi che la stagione progrediva, che i giorni s’erano allungati, che mancava poco al sei di aprile, a cui avrebbe fatto seguito l’antica festa dell’Annunciazione, termine del suo contratto di lavoro in quel luogo.
Ma poco prima della scadenza trimestrale accadde qualcosa che costrinse Tess a pensare a ben altre faccende
Thomas Hardy, Tess dei d’Urberville, 1891, tr. it. G. Aldi Pompili, Rizzoli 1993, pp. 402
Prima che anche in Inghilterra – nel Settecento – entrasse in vigore il calendario gregoriano, il giorno dell’Annunciazione (25 marzo) era celebrato il 6 aprile. Era una data importante, che segnava le scadenze dei contratti di lavoro nelle campagne. E anche dopo il cambio di calendario, la data dell’antica festa dell’Annunciazione rimase quella dei traslochi degli agricoltori da una fattoria all’altra. La vicenda della giovane Tess è a una nuova svolta: il padre è appena morto e la sua famiglia deve lasciare la casa; sta per incontrare ancora Alec d’Urberville, il falso parente che l’ha messa incinta di un bambino (poi morto), incrinando la sua reputazione e rovinando il suo matrimonio con Angel Clare, che l’aveva sposata senza conoscere quell’episodio. Il 6 aprile, giornata di vento pungente, Tess parte con il carro in cerca di un alloggio e incontro alle nuove svolte del suo destino.
Altre storie che accadono oggi
“…ma invece le ordinò di cominciare a tessere il suo stesso sudario il prossimo sei di aprile…”
Gabriel García Márquez, Cent’anni di solitudine
“… Il 6 aprile del 1965 (tra parentesi, giorno in cui il forcipe mi strappa dall’utero di mia madre…)”
Mauro Covacich, La città interiore
“…Il 6 aprile 1919, la città santa di Amritsar odorava (gloriosamente, Padam, celestialmente) di escrementi…”
Salman Rushdie, I figli della mezzanotte
“… Alina Reyes de Aráoz e suo marito arrivarono a Budapest il 6 aprile e andarono ad alloggiare al Ritz…”
Julio Cortázar, Lontana
“… Cena per la festa dei ciliegi del 6 aprile del secondo anno dell’era Taisho…”
Yukio Mishima, Neve di primavera (segnalazione di Maria di Cuonzo)