4 Giugno

4 giugno 2015

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Alla maggior parte dei passeggeri di prima classe della Tobakoff, il pomeriggio del 4 giugno 1901, nell’Atlantico, sul meridiano dell’Islanda e alla latitudine di Ardis, non sembrava propizio agli svaghi all’aria aperta: il cielo di un vivido blu cobalto era solcato da continue folate d’aria gelida e l’acqua della vecchia piscina inondava ritmicamente le piastrelle verdi del bordo; ma Lucette era una ragazza intrepida, abituata ai venti corroboranti non meno che alla detestabile luce del sole

Vladimir Nabokov, Ada o ardore, 1969, tr. it. M. Crepax, Adelphi,  p. 492

La cronaca familiare raccontata da Nabokov nel romanzo Ada o ardore è intricata come un bosco. Le relazioni fra coniugi, cugini, genitori, figli e figlie, fratelli e sorelle, sono presentate all’inizio del libro in un albero genealogico che, però, non dice tutta la verità sui legami di sangue. Nel corso della vicenda, ci si accorge che i due protagonisti principali – Van e Ada, legati da un’attrazione prodigiosa – sono più che cugini. Anche lo spazio e il tempo non coincidono con le nozioni comuni: la Terra è una terra aumentata, dove luoghi esistenti si sovrappongono ad altri fantastici e il Tempo è addirittura l’oggetto di un racconto nel racconto. Le date sono scelte con cura da Nabokov, che nasconde il suo compleanno (23 aprile) e quello della moglie Vera (5 gennaio) nella trama. Il 4 giugno – si è verso la fine della vicenda – Van è imbarcato su una nave, dove si trova anche la sorella minore di Ada, Lucette, che va incontro al suo destino. Quest’opera di Nabokov è stata rappresentata dalla bottega teatrale Fanny & Alexander, di Chiara Lagani e Luigi De Angelis, in una serie di spettacoli che seguono diverse tracce nella mole complessa del romanzo. Sul 4 giugno, l’ultimo giorno di Lucette, Chiara Lagani ha scritto questo commento per Diconodioggi:

Dicono del libro

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Altre storie che accadono oggi

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“… prestito del 21 maggio (vigilia di Pentecoste ) 1904, con restituzione il 4 giugno 1904; ritardo di 13 giorni (tela nera, etichetta bianca per classificazione)…”
James Joyce, Ulisse

tn-1“…Era il pomeriggio del 4 giugno 1944. Stavano tutti fermi sotto la pensilina della scuola Giovanni Cagliero all’angolo tra via delle Cave e la Tuscolana…”
Ascanio Celestini, Storie di uno scemo di guerra

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“… Il diario di Ellen Ash. 4 giugno 1859. La casa riecheggia silenziosa in assenza del mio caro Randolph…”
Antonia S. Byatt, Possessione

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“… non ha reagito così le ultime due volte che la polizia è venuta a prenderci per il 4 giugno…”
Ma Jian, Pechino è in coma (segnalazione di ag @alegissi)

pittura
Giovanni Fattori, Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta (4 giugno 1859), olio su tela, 1861-62, Firenze, Galleria d’Arte moderna

Gerolamo Induno, La battaglia di Magenta (4 giugno 1859), olio su tela, 1861, Milano, Museo del Risorgimento

 

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