31 Marzo | 31 March
31 marzo 2024 |
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She came back by the last of March from Egypt and Greece and made another stay in Rome. A few days after her arrival Gilbert Osmond descended from Florence and remained three weeks, during which the fact of her being with his old friend Madame Merle, in whose house she had gone to lodge, made it virtually inevitable that he should see her every day
Henry James, The Portrait of a Lady, 1881
Tornò alla fine di marzo dall’Egitto e dalla Grecia, e fece un’altra sosta a Roma. Pochi giorni dopo il suo arrivo, Gilbert Osmond vi discese da Firenze, per trattenersi tre settimane, durante le quali il fatto he ella stava con la comune amica Madame Merle, presso la quale era andata ad alloggiare, rese praticamente inevitabile che si vedessero tutti i giorni
Henry James, Ritratto di signora, 1881, tr. it. B. Boffito Serra, Rizzoli, 1998
Dicono del libro
“Un’avventura psicologica, morale ed estetica: il viaggio da Albany, piccolo paese del New England, a Firenze, città dell’arte e della bellezza, alla ricerca di un’esistenza felice, di una vita perfetta da ricamare sulla rozza tela del tempo e della storia. Dal paradiso del nuovo e ancora troppo ingenuo continente americano verso un’Europa matura e seducente, in cui l’incantevole protagonista Isabel Archer rischia di perdersi, vittima di un’ossessione che la rende docile, passiva e soffocata nelle oscure trame del desiderio e dell’inganno”. (dalla scheda del libro sul sito ibs)
Altre storie che accadono oggi
“… Quel giorno, e solo quel giorno, Grandet dava licenza di accendere nella sala il fuoco, che faceva spegnere il 31 di marzo…”
Honoré de Balzac, Eugénie Grandet
“… Ed ora il primo capitolo, signori: erano esattamente sei anni fa, in primavera, il 31 di marzo – notate la data, signori…”
Fëdor Dostoevskij, Polzunkov
“… A Remigio, in fatti, l’ultimo dì di marzo fu ordinato di recarsi a Verona…”
Camillo Boito, Senso
“31 marzo, buono per passeggiare”
Beppe Sebaste, Cafè Suisse e altri luoghi di sosta
“… Era il giorno di Pasqua e Zorba si era vestito con grandissima cura, infilando persino un paio di calzoni color porpora…”
Nikos Kazantzakis, Zorba il greco