30 Settembre

30 settembre 2013

 

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Così i giorni, gli ultimi giorni, turbinano nella mia memoria, indistinti, autunnali, tutti eguali come foglie: fino a un giorno diverso da tutti quelli che ho vissuto.
Accadde in autunno, il 30 settembre, il giorno del mio compleanno, particolare che non ebbe alcun peso sugli avvenimenti, a parte il fatto che, sperando in un ricordino finanziario della mia famiglia, aspettavo con impazienza la visita mattutina del portalettere. Anzi, scesi dabbasso per vederlo prima. Se non fossi stato nell’atrio in attesa, Holly non mi avrebbe invitato ad andare a cavallo e, di conseguenza, non avrebbe avuto modo di salvarmi la vita

Truman Capote, Colazione da Tiffany, 1958, tr. it. B. Tasso, ed. cons. Garzanti, 1973, pp. 99-100

Mentre in Europa si combatte una guerra a cui partecipano anche molti soldati americani  – fra cui Fred, il fratello della protagonista di questa storia – la giovane e bizzarra Holiday (Holly) Golightly fa di ogni giorno una festa, come dice il suo nome, o almeno ci prova. Fra l’autunno del 1943 e quello del 1944, a New York, trascorrono le sue vicende, raccontate dal vicino di casa, aspirante scrittore (e riprese nel celebre film, interpretato da Audrey Hepburn). Sposata giovanissima con un veterinario, “stellina cinematografica”, corriere di messaggi in codice per conto di un contrabbandiere in carcere, incinta di un politico brasiliano, Holly è eccentrica e imprendibile, continuamente di passaggio, “in transito”, come è scritto sulla sua porta. Il 30 settembre è una data cruciale nella storia: compleanno del narratore, è il giorno in cui questi cade da cavallo durante un giro in Central Park e in cui Holly viene arrestata per i suoi contatti con la malavita. Il 30 settembre era anche il compleanno dell’autore di Colazione da Tiffany: Truman Capote, nato il 30 settembre del 1924.

Dicono del libro
“Chi è Holiday Golightly, la protagonista del più estroso romanzo breve del più estroso scrittore americano del dopoguerra? È una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, chiassosa, eterna bambina. E forse, Holiday è la più incantevole creazione di Capote”:
(Dalla quarte di copertina dell’ed. Garzanti, op. cit.)

Altre storie che accadono oggi

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“… Il 30 settembre, quando la facoltà di medicina elegge i suoi rappresentanti annuali, riempii di gas il pallone…”
Rudolph Raspe, Gottfried Bürger, Il barone di Münchhausen

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“… con  la stessa solennità della prima volta celebrai il 30 settembre, anniversario del mio sbarco sull’isola…”
Daniel Defoe, Robinson Crusoe

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“… Che meraviglioso calendarietto che sei, Celia! Sono sei mesi secondo il calendario o sei mesi lunari? siamo all’ultimo giorno di settembre ora…”
George Eliot, Middlemarch

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“… Il 30 settembre si fece vedere il sole fin dalla mattina e, sperando nel tempo, Lévin cominciò a prepararsi…”
Lev Tolstoj, Anna Karenina

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“… Giurasti e disegnasti una ghirlanda / sul muro, di viole e di saette, / coi nomi e con la data memoranda: / trenta settembre novecentosette…”
Guido Gozzano, La signorina Felicita

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