30 Ottobre
30 ottobre 2014 |
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Ora devo dirti quello che mi è capitato. Lo devo, lo capisco, ma al solo pensiero mi esce dal petto una risata folle. O mio carissimo Lotario, non so come incominciare per farti sentire almeno in parte come ciò che mi è toccato alcuni giorni orsono abbia potuto veramente distruggere la mia vita. Se tu fossi qui, potresti vedere con i tuoi occhi; così invece mi prenderai per un visionario farneticante. Per farla breve, la cosa orrenda che mi è capitata (e invano mi sforzo di allontanarne l’impressione mortale) consiste in questo: che alcuni giorni fa, il 30 di ottobre, esattamente a mezzogiorno, un venditore di barometri entrò nella mia stanza e mi offerse la sua merce. Io non comprai nulla e minacciai di buttarlo giù dalle scale: dopo di che se ne andò da sé
Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, L’uomo della sabbia, 1815, tr. it.E. Pocar, in L’uomo della sabbia e altri racconti, Rizzoli, 1983, p. 13
Il racconto L’uomo della sabbia si apre con la lettera del protagonista Nataniele all’amico Lotario e con una data, il 30 ottobre, che segna l’ingresso – o meglio il ritorno – di un personaggio inquietante nella vita del giovane. Da bambino, infatti, Nataniele ha avuto modo di conoscere e temere l’avvocato Coppelius che la sera si intratteneva col padre in esperimenti chimici. Nella sua immaginazione, ha identificato Coppelius con il fiabesco “uomo della sabbia” , che getta manciate di sabbia negli occhi ai bambini che non vogliono andare a dormire. Responsabile della morte del padre, Coppelius è sparito dalla vita di Nataniele. Finché un 30 ottobre uno strano personaggio, che si fa passare per un piemontese di nome Giuseppe Coppola, compare nella casa del giovane, portando strumenti ottici dai poteri magici e fatali.
Dicono del libro
“Come scriveva il poeta Alfred Klabund, non conviene leggere questi racconti prima di andare a dormire, perché si rischia di passare una notte insonne e di sentire fantasmi e demoni ‘premere come incubi sulla coperta e sui guanciali finché i primi bagliori dell’alba non vengano a metterli in fuga’. La potenza di Hoffmann sta nel saper penetrare il reale e scoprire cosi quell’abisso abitato da demoni e spettri che non e diverso dal mondo in cui gli uomini trattano i loro affari, ma che ad esso si mescola e si sovrappone”.
(Dalla scheda del libro sul sito Rizzoli)
Altre storie che accadono oggi
“… Quando scesero per colazione la mattina del 30 ottobre, scoprirono che la Sala Grande era stata addobbata durante la notte…”
Joanne K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco
“… Nightshade. Che strano cognome. E’ appropriato -disse Will Halloway -io sono nato un minuto prima di mezzanotte, il 30 ottobre…”
Ray Bradbury, Il popolo dell’autunno
“… Il 30 ottobre festeggio il mio compleanno in una delle osterie più popolari della città con i miei compagni di bevuta…”
Agota Kristof, La terza menzogna (Trilogia delle città di K)