3 Giugno

3 giugno 2016

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Ma nel calendario non mancano le date e con un po’ d’immaginazione ognuna di esse potrebbe adattarsi al buon proponimento. Ricordo, perché mi parve contenesse un imperativo estremamente categorico, la seguente: “Terzo giorno del sesto mese del 1912 ore 24”. Suona come se ogni cifra raddoppiasse la posta

Italo Svevo, La coscienza di Zeno, 1923, ed. Giunti, 1994, p. 15

Nei suoi tentativi di smettere di fumare – che lo hanno portato anche in una casa di cura – Zeno Cosini annette una grande importanza alla data dell’ultima sigaretta. “Le mie giornate finirono coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più”. Le date delle tante ultime sigarette sono segnate sulle pareti, sui libri, sulla ghiaia: sono collegate ad avvenimenti storici, anniversari pubblici e privati o sono scelte in base a concordanze e relazioni fra le cifre, come questa del 3. 6. 12 ore 24, in cui la sequenza aritmetica è ironicamente (e inutilmente) salutata come un buon segno per la riuscita del proposito. 

Dicono del libro

Altre storie che accadono oggi

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“…non lasciai mai la nave finché non giungemmo ai Downs, il che avvenne il 3 giugno 1706, circa nove medi dopo la mia fuga”
Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver

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“…3, giugno. Domani è la festa nazionale. Oggi è un lutto nazionale. Ieri sera è morto Garibaldi. Sai chi era?…”
Edmondo De Amicis, Cuore

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“…Incominciò dalla sera prima. La sera del 3 giugno 1944 quando lui e suo padre Giulio se ne stavano a mangiare dalla sora Irma…”
Ascanio Celestini, Storie di uno scemo di guerra

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“… 3 giugno. Viva Vargas! Oggi siamo fuggiti sulle colline…”
Woody Allen, Saperla lunga 

 

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