3 Agosto
3 agosto 2013 |
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“E poi lo ricordo bene (come se fosse oggi) il pomeriggio del tre agosto 1902… Una madre può parlare a cuore aperto con un figlio grande… Quanti anni hai adesso?”
“Quarantasette…”.
“Hai la tua età!… Il pomeriggio del tre agosto 1902, dopo che sì, insomma, saresti nato tu, io cantavo come un cardellino, e lui invece aveva la fronte diafana che gli si vedeva trasparire il mal di testa come un serpente attorcigliato al povero cervello..”
Vitaliano Brancati, Paolo il caldo, 1955 (postumo), ed. cons. Mondadori, 1976, p. 204
Paolo Castorini, discendente di una nobile famiglia catanese, è nato il 3 agosto del 1902, ed è segnato – nell’indole – da un’accesa sensualità, un fuoco che richiama il clima rovente del mese di agosto nella città ai piedi dell’Etna. Attratto dalle donne, sin da ragazzo intreccia un’avventura dopo l’altra, in questo dimostrandosi opposto al padre, uomo solitario e dedito agli studi, morto suicida. Anche a Roma, dove si trasferisce, Paolo il caldo è schiavo della sua ossessione sessuale. Quando torna a Catania, il giorno del suo quarantasettesimo compleanno, la madre rievoca la sua nascita, il 3 agosto, “un pomeriggio in cui il vento africano soffiava arroventato”.
Dicono del libro
“Paolo il caldo è la storia di un giovane meridionale invasato di ‘gallismo’ che cerca prima in Sicilia e poi a Roma lo sfogo alla propria sensualità. Sullo sfondo delle sue avventure, ora tragiche ora grottesche, sta il decadimento fisico di una famiglia, mentre nel gioco della sensibilità amorosa, nelle delizie e nelle inquietudini della carne s’insinua l’esperienza della corruzione e della vecchiaia, il senso del peccato e della morte”.
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Poi, il tre di agosto, hanno portato un prigioniero, alla cittadella, e io ho cominciato a dirmi che aveva molte qualità…”
Stendhal, La Certosa di Parma
“… Capitano Ezekiel Hardy che sulla punta della sua lancia fu ucciso da un capodoglio sulle coste del Giappone il 3 agosto 1833…”
Herman Melville, Moby Dick
“… Alla tigre dei simboli ho opposto / quella vera, del sangue, fiammeggiante, / quella che decima tribù di bufali / e oggi, 3 agosto del ’59, / sopra il pascolo stende la sua lenta / ombra, senonché questo nominarla…”
Jorge Luis Borges, L’altra tigre