29 Maggio

29 maggio 2015

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Manca ancora un’epopea (no, non è vero, ne mancano ancora molte): quella delle lucciole. Per esempio ieri, nella notte tra il 29 e il 30 maggio 1988, tra Cormòns e il paese di Brazzano, in Friuli, “all’improvviso” ne comparvero varie su una strada che passa attraverso i campi. Non erano incandescenti, ma si limitavano a scintillare; restavano immobili lungo la strada, a illuminare e a rischiarare per terra con i loro addomi lucenti, per poi dirigersi come aeroplani anche nell’erba folta e là lampeggiare tra i fili. Una di esse si posò sul palmo della mano del passeggiatore notturno: gli illuminava le linee, gettando una luce intensa proprio accanto a quella della vita

Peter Handke, Epopea delle lucciole, 1990, tr. it. L. Salerno in Epopea del baleno,  Guanda, 1993, p. 27

L’epopea, tradizionalmente, è la narrazione di gesta eroiche e per estensione, secondo il vocabolario, la parola indica una serie di fatti degni, appunto, di essere immortalati in un poema. Il narratore di queste pagine registra con accuratezza diverse cose di cui è stato testimone: nevicate; bagliori nel cielo; incontri con piccoli animali. Per ognuna di queste personali epopee, concentrate sui dettagli della vita, segnala la data, perché il carattere della giornata in cui il fatto è accaduto non vada perso. Come l’incontro inaspettato con le lucciole (e con il ricordo di Pasolini) nella campagna friulana, alla fine di maggio. 

Dicono del libro

Altre storie che accadono oggi

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“… Il nostro sultano aveva deciso di assalire Costantinopoli in un giorno fissato. Il 29 maggio 1453 – disse la duchessa…”
Emilio Salgari, Capitan Tempesta

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“… È impossibile non riconoscere in lei la passante, in quel momento molto silenziosa, del 29 maggio 1934…”
André Breton, L’amour fou 

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“… Fu concepita nell’alba del 29 maggio 1934, una domenica, dopo una rappresentazione de Il grande dio Brown di Eugene O’Neill…”
Manuel Puig, Fattaccio a Buenos Aires
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“… Di nuovo in europa, dopo quattro anni. È il ventinove masggio…”
Roberto Renga, Chiara Bottini, La partita del diavolo

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“… Il 29 maggio 1985 calzai per la prima volta le scarpe coi tacchetti. Avevo otto anni…”
Marco Desiati, La notte dell’innocenza (segnalazione di @atrapurpurea)

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“… Io mi chiamo Elvira, sono nata sulla costa, il 29 maggio, di domenica ma non so in che anno…”
Isabel Allende, Eva Luna

 

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