28 Giugno
28 giugno 2014 |
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Quando fu sul marciapiede, rimase per un attimo immobile, incerto sul da farsi. Era il 28 di giugno, e gli restavano in tasca solo tre franchi e quaranta per tirare avanti fino alla fine del mese. Il che significava due pranzi senza colazione, o due colazioni senza pranzo, a scelta. Dato che i pasti del mattino costavano ventidue soldi rispetto ai trenta di quelli della sera, pensò che limitandosi ai primi gli sarebbe avanzato un franco e venti centesimi, la qual cosa significava altri due spuntini a base di pane e salame, più due boccali di birra sul boulevard. Ch’era poi tutta la spesa e tutto il piacere delle sue notti; e s’avviò lungo rue Notre-Dame de Lorette
Guy de Maupassant, Bel-Ami, 1885, tr. it. D. Selvatico Estense, Mondadori, 1993, p. 5
È una giornata calda come un forno a Parigi, il 28 giugno di un anno alla fine dell’Ottocento. Il giovane impiegato delle Ferrovie Georges Duroy, tornato dall’Algeria, con pochi soldi in tasca e molta sete, sta per incontrare l’amico ed ex commilitone Charles Forestier, che lo introdurrà nel mondo del giornalismo. Quel giorno di giugno comincia per Georges – detto Bel-Ami, amico del cuore – la personale discutibile scalata alla società parigina, dalla redazione del giornale La Vie Française, ai salotti della politica e della finanza, alle donne importanti, fra le quali anche la moglie dell’amico incontrato il 28 giugno, al principio della storia.
Dicono del libro
“Accolto al suo apparire – nel 1885 – con scandalo e polemiche per i riferimenti diretti a certi ambienti corrotti e spregiudicati del giornalismo e del mondo politico -finanziario della Terza Repubblica. Bel-Ami è in realtà un grande affresco sociale alla manieradi Balzac e di Flaubert, e il suo eroe, Georges Duroy, il prototipo dell’arrampicatore sociale d’ogni tempo.”
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Ti fisso nell’albo con tanta tristezza, ov’è di tuo pugno / la data: ventotto di giugno del mille ottocentocinquanta…”
Guido Gozzano, L’amica di nonna Speranza
“…28 giugno, antipenultimo giorno del mese, col cambiamento di luna venne anche il cambiamento del tempo…”
Jules Verne, Viaggio al centro della Terra
“…Bene: quant’anni avremo lui il 15 e io il 28 di giugno dell’anno venturo?…”
Luigi Pirandello, Il capretto nero
“… Vi andai il 28 giugno, per Argegno. Trovai la valle così fresca e verde, l’aria così pura!…”
Antonio Fogazzaro, Il mistero del poeta
“…’Al a Mildred. 28 giugno 1938. Con tutto il mio amore…”
Raymond Chandler, In fondo al lago