28 Dicembre
28 dicembre 2015 |
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Quanti, di qui a molti anni, avranno la ventura di rivedere risorte Reggio e Messina dal terribile disastro del 28 dicembre 1908, non potranno mai figurarsi l’impressione che si aveva, allorché, passando in treno, pochi mesi dopo la catastrofe, cominciava a scoprirsi, tra il verde lussureggiante dei boschi d’aranci e di limoni e il dolce azzurro del mare, la vista atroce dei primi borghi in rovina, gli squarci e lo sconquasso delle case
Luigi Pirandello, Il professor Terremoto, 1910, in Novelle per un anno, Giunti, 1994, vol. I, p. 572
In uno scompartimento di prima classe di un treno che percorre la Sicilia, i viaggiatori rievocano il terremoto che distrusse Messina il 28 dicembre 1908 e alcuni episodi di salvataggi ed eroismi che che accaddero in quella tragica occasione. Il professore protagonista della novella, però, ha un parere tutto suo sul tema dell’eroismo e sulle conseguenze di atti a prima vista sublimi. Più che esaltare l’attimo glorioso il professore considera l’evolversi successivo dei fatti, quando la vita ordinaria – passata l’emergenza – riprende il sopravvento. Come esempio porta se stesso, autore, anni prima, del coraggioso salvataggio di una famiglia di sei persone la cui riconoscenza, col tempo, è diventata una catena e un peso che ha rovinato la sua vita.
Dicono del libro
“Pubblicata nel ‘Corriere della sera’ del 10 aprile 1910; in La trappola, Milano, Treves, 1915; in L’uomo solo, Firenze, Bemporad, 1922″.
(Dalla nota nell’ed. Giunti, op. cit.)
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Altre storie che accadono oggi
“… Nella notte del 28 dicembre dell’anno 1713 ho fatto un sogno. Man mano che mostravo forza di volontà, anche il contenuto del sogno cambiava…”
Yamamoto Tsunetomo, Hagakure
“… Durante la notte dal 27 al 28 dicembre, il Nautilus abbandonò i paraggi di Vanikoro a grande velocità, facendo rotta per sud-ovest…”
Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari
“… Che cosa direbbe Goethe della veduta, che si ha da questa finestra, della strada invernale, male illuminata…”
Saul Bellow, L’uomo in bilico
“… Lunedì 28 dicembre 1987. E torno così alla creazione di questo diario … Ho 12 anni,quasi 13. Sono scout…”
Daniel Pennac, Storia di un corpo
“… gli altri vecchietti lo seguivano con la distratta attenzione da 28 dicembre, giorno tradizionalmente riempitivo e privo di significato”
Marco Malvaldi,La tombola dei troiai
“… Il 28 dicembre scorso, all’ora del tè, mi sono recato a Westminster, all’albergo dell’Elmo d’oro…”
Wu Ming, Manituana (segnalazione di @seanmichaelhall)