27 Dicembre
27 dicembre 2023 |
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Un 27 dicembre mi sposai. Un quadro di Paul Klee dedicato al numero 27 sintetizza mirabilmente le luci e le ombre della società segreta: può essere visto in casa della contessa di Vansept, che vive al numero 27 di una via di Parigi e ha 27 nipoti, ecc…
Enrique Vila-Matas, Storia abbreviata della letteratura portatile, 1985, tr. it. L. Panunzio Cipriani, Sellerio, 1989, p. 62
Dicono del libro
“Confondendo come sempre realtà e finzione, compilando note e bibliografie fasulle, Vila-Matas ci getta nel solco dell’esplosione creativa che fece seguito al dadaismo, narrando l’improbabile storia di Duchamp, Savinio, De La Mare, Larbaud, Littbarski e molti altri membri di una fantomatica ‘società portatile’. Unica regola: l’opera d’arte dev’essere minuscola e stare in valigia. Il mondo è una miniatura, la guerra un gioco di soldatini, l’amore una macchina celibe. Per questo tutti gli affiliati a questa sconclusionata società segreta si chiamano shandys, ‘scervellati’ – secondo il dialetto parlato da Sterne – seguaci di Toby Shandy, primo artista “portatile” della storia, inerme soldato che sul suo cavalluccio attraversa con ostinata semplicità la strada della vita, riducendo a un gioco da giardino la guerra che, con la sua terribile realtà, l’ha reso impotente. Nuovi shandys, testimoni e protagonisti malinconici delle scorribande intellettuali degli anni venti, sono due colossi del pensiero e della poesia del Novecento: Walter Benjamin e Andreij Belij. I lori volti, che arrivano a confondersi nella scena finale, portano i segni di ‘coloro che rischiarono parecchio, se non la vita per lo meno la follia’, creando opere forse oscure ma sempre “portatili”, nemiche dell’ingombro e del pensiero tetragono. Si rilegga dunque questa breve storia, utile a smascherare quelli che non sono cattivi scrittori ma, diceva Broch, soltanto delinquenti”.
Stefano Moretti (dalla pagina del libro nel sito ibs)
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Altre storie che accadono oggi
“… Così, la sera del 27 dicembre, si diresse verso le Petrovskie linii e, uscendo, mise nel manicotto la rivoltella di Rodj…”
Borìs Pasternàk, Il dottor Živago
“… Il 27 di dicembre fuggì di casa col piccolo…”
Saul Bellow, Il re della pioggia
“… E’ il 27 dicembre. Sediamo sulle stesse sedie. Sul tavolo c’è la stessa teiera, gli stessi sottobicchieri sotto le tazze da tè…”
Peter Høeg, Il senso di Smilla per la neve