25 Dicembre
25 dicembre 2015 |
« »
Terribile senso di desolazione. Incombeva su di me da anni. Se credessi nelle stelle dovrei credere che io fossi proprio sotto l’influenza di Saturno. Tutto quel che mi succedeva era troppo tardi per significare qualcosa. Fu così anche la mia nascita. Fissato per Natale, venni al mondo con mezz’ora di ritardo. Parve sempre a me che io dovevo essere il tipo di individuo che uno è destinato a diventare per esser nato il 25° giorno di dicembre. L’ammiraglio Dewey nacque in quel giorno, e così Gesù Cristo… forse anche Krishnamurti, ch’io sappia. Comunque questo ero il tipo che io dovevo essere
Henry Miller, Tropico del Capricorno, 1939, tr. it. L. Bianciardi, Feltrinelli 1987, p. 67
In Tropico del Capricorno, romanzo largamente autobiografico che prende il titolo dal segno zodiacale di questo periodo, lo scrittore americano Henry Miller (nato il 26 dicembre del 1891), si presenta sotto le spoglie del protagonista della storia. Un giovane inquieto e contraddittorio, che guarda spietatamente dentro di sé mentre vive, negli anni Venti, a New York, impiegato nell’ufficio del personale della Cosmodemonic Telegraph Company. In questa pagina il discorso cade sulla data di nascita, giorno fatale che può segnare tutto il destino futuro, delle persone comuni, come dei grandi della storia e della religione, Gesù compreso.
Altre storie che accadono oggi
“… Non le venne in mente di voltare il foglio e di leggerlo. Avrebbe saputo allora che, tra le 4 e le 6 antimeridiane del 25 dicembre, il capitano MacWhirr…”
Joseph Conrad, Tifone
“… Fu un Natale corto e freddo…”
Herman Melville, Moby Dick
“… Ma ora, il giorno di Natale, il nostro Natale benedetto, se vi decideste a portare il pranzo al forno…”
George Eliot, La bella storia di Silas Marner
“… Il giorno di Natale la signora Samzelius dà un grande pranzo a Ekebù…”
Selma Lagerlof, La saga di Gosta Berling
“… La costruzione della cripta di Hong Kong era cominciata il 25 dicembre 1941, ricordato come il ‘Natale nero’…”
Simone Regazzoni, Abyss