23 Marzo
23 marzo 2016 |
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Era il 23 marzo. La primavera era ufficialmente iniziata da due giorni e – cosa che non sempre si verifica – la si sentiva già nell’aria, tanto che Maigret decise di uscire senza soprabito. In boulevard Richard-Lenoir prese un taxi. Non c’erano autobus diretti, e il tempo non invitata certo a rinchiudersi nel metrò. Come aveva previsto, arrivò alla chiusa dei Récollets prima di Lapointe e trovò l’ispettore Judel chino sull’acqua nera del canale
Georges Simenon, Maigret e il corpo senza testa, 1955, tr. it. M. Belardetti, Adelphi, 2005, p. 19
La primavera parigina compensa con la sua luce la cupezza della vicenda: il ritrovamento del cadavere di un uomo in un canale e la strana storia di un’eredità non voluta. Il commissario Maigret passa dal luogo del ritrovamento all’istituto di medicina legale, e poi al quartier generale della polizia, al Quai des Orfèvres: “quel giorno, persino quel corridoio – il più bigio, il più tetro del mondo – era inondato di sole, o, per lo meno, di una specie di pulviscolo luminoso”.
Altre storie che accadono oggi
“… Ora è la notte del 23 [marzo]; finché duri questa notte (e altre sei notti) sono invulnerabile, immortale…”
Jorge Luis Borges, Il miracolo segreto
“… Quarche tuono, rrròoo, fijo d’una pignatta! Ebbe er grugno de fasse sentì puro lui: alli ventitré de marzo!…”
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
“… quel giorno, che credevo martedì, era mercoledì 23 marzo, e infatti era venuto quel Guillot per farmi redigere il testamento Bonnefoy…”
Umberto Eco, Il cimitero di Praga (segnalazione di Sandra Muzzolini)
“… And it’s the 23rd of March…”
Wim Wenders, The Million Dollar Hotel