22 Luglio
22 luglio 2013 |
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Scorsi la pergamena aperta. C’erano mille ghirigori e sotto un nome, Pacifico Stalio, quindi una data, 22 luglio 1768. Il resto, in tedesco, non lo capivo. Tornai alla data: era lo stesso giorno in cui l’ammiraglio Bougainville aveva disegnato con i suoi assistenti la cascata a Port Praslin, quella che sarebbe passata alla storia con il suo nome. Disegni d’acqua, lontani oceani d’acqua, avvenuti nello stesso giorno tra i milioni di giorni della storia terrestre che presto dimentica tutto, tranne qualche uomo e qualche data
Stanislao Nievo, Le isole del paradiso, 1987, Mondadori 1989, p. 282
Nel diario dell’esploratore Bougainville – alla data del 22 luglio 1768 – è annotata la presenza di acqua dolce nella baia di un’isola dei Mari del Sud, poco distante dalla Nuova Guinea. Un secolo dopo, quell’isola sarà la mèta di un progetto avventuroso, ideato dall’affarista e visionario francese Charles de Rays : il tentativo di renderla abitabile e coltivabile, con il sogno di fondare una nazione nuova, possibilmente ricca e prospera. Seguendo quest’ideale, numerosi coloni – fra i quali molti contadini veneti – s’imbarcano nell’impresa, che si rivelerà durissima e frustrante, per via della natura equatoriale, dove tempo ed energia sono diversi. Sulle tracce di alcuni dei protagonisti di quell’episodio: Angelo e Lucia, la regina melanesiana Emma, il capitano Stalio, il narratore si imbatte in sorprese e coincidenze, come – in questo brano – la data del 22 luglio 1768 (lo stesso giorno registrato nel diario dell’esploratore francese) segnata in un documento che riguarda un altro Stalio, in un altro punto della terra.
Dicono del libro
“Protagonisti alcuni italiani e francesi imbarcatisi alla volta delle lontane isole della Melanesia, dietro al miraggio di una nuova patria da fondare. Incontaminate, bellissime e seducenti, le isole vedranno l’alternarsi degli emigranti con le loro storie di disperazione, di amore, di miseria e di volontà. Ma alla fine tutti dovranno arrendersi davanti al rifiuto della natura che, sorretta da una forza primigenia, respingerà la frenesia trasformatrice dell’uomo civilizzato. Quest’epopea, fatta di avventure esotiche, di vita di mare, di incontri con altre civiltà, ha affascinato l’autore tanto da ripercorrerne di persona le tappe. E sotto lo stesso sole le storie di ieri e di oggi si intrecciano, i fili si riannodano e, quasi per un gioco di arcane simmetrie, il cerchio si chiude.”
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Mondadori, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Il 22 luglio 1848, prima delle sei antimeridiane, un distaccamento di esploratori, il secondo squadrone di corazzieri di Wallmoden…”
Hugo von Hofmannsthal, Storia di cavalleggeri
“… Andò dritto nella sua cabina e aprì il diario. Scrisse la data, 22 luglio 1768, e annotò il fenomeno dell’acqua dolce…”
Stanislao Nievo, Le isole del paradiso