21 Marzo
21 marzo 2014 |
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Vento d’ovest.
Era il primo giorno di primavera. Giovanna e Michele se ne avvidero subito perché udirono il signor Bank cantare in bagno, e questo accadeva solo una volta all’anno. Essi ricordavano sempre quella particolare mattina. (…) Giù, proprio davanti alla porta d’ingresso, stava Mary Poppins in cappotto e cappello, colla sua valigia di tappeto in una mano e l’ombrello nell’altra. Il vento le soffiava intorno selvaggiamente, impigliandosi nelle sottane, mandandole fuor di posto il cappello. Ma sembrò a Giovanna e Michele che ella non ci badasse, perché sorrideva come se il vento e lei se la intendessero
Pamela L. Travers, Mary Poppins, 1934, tr. it. Bompiani, 1965, p. 175, p.179
La storia della governante magica dei bambini della famiglia Bank inizia in viale dei Ciliegi n. 17, in una giornata fredda “come il Polo Nord”, mentre soffia il vento dell’est e termina il primo giorno di primavera. Quel giorno, il vento viene dall’ovest ed è il segno per Mary Poppins che è arrivato il tempo di lasciare la casa e i bambini, prendendo il volo nel cielo di Londra. I punti cardinali, le stagioni, le fasi lunari sono i riferimenti ciclici e naturali di queste avventure, immaginate dalla scrittrice Pamela Lyndon Travers negli anni Trenta del Novecento.
Dicono del libro
“Di tutti i tipi deliziosi che siano mai stati concepiti dalla penna di uno scrittore, nessuno si è conquistato il cuore del pubblico così rapidamente come Mary Poppins, la magica istitutrice portata dal vento dell’est, con l’ombrello aperto in una mano e la prodigiosa valigia nell’altra”
(dalla seconda di copertina dell’ed. Bompiani, op. cit.)
Leggi l’articolo di Valeria Noli sul 21 marzo su L’Indro
Altre storie che accadono oggi
“… Io provo sempre una bizzarra emozione, il 21 marzo: ‘Grazie a Dio, ci siamo ancora…”
Saul Bellow, L’uomo in bilico
“…L’accompagno spostò dar Policlinico a le otto, lunedì ventun marzo; una giornata piuttosto riggida, pe èsse l’entrata de la primavera…”
Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
“…This tiny Victorian rhubarb / kept the watering hole open for sixty five years /now it’s boilin’ in a miserable March 21st…” Tom Waits, Town with no Cheer (segnalazione di Valentino Eletti)
“…’Vedrai’, lei dice ‘vedrai. Sarò la tua Shéhérazade’, e mi invita a brindare. ‘Oggi è il 21 marzo’, dice ‘in Persia è capodanno’
Athos Bigongiali, Letizia sa una storia e non la dice (Avvertimenti contro il mal di terra)
“…William Miller convinse migliaia di persone che la fine del mondo..sarebbe giunta il 21 marzo del 1843…(poi rinviata, senza successo, al 22 ottobe)…” Telmo Pievani, La fine del mondo
“…Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta…”
Alda Merini (segnalazione di Chiara Tin; Gianluca Giraudo; Laura Di Stefano, Flavio Mariola)
“… il 21 marzo predomina già l’aspetto positivo ‘ i giorni sono più lunghi delle notti’…”
Roberto Bazlen, Città grigia
The Ballad of Sharpeville, Ewan Maccoll (segnalazione di Michele Brescia)
Man Ray, Les Invendables, 1969, collage con francobollo con data 21.3.69 Roma, Gnam (segnalazione di Michele Brescia)