27 Febbraio
27 febbraio 2014 |
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27 febbraio
Solo ventidue giorni ci dividono dalla primavera. Giuro che il 21 marzo mi toglierò i panni invernali e, quale che sia il tempo, ci fosse anche una tempesta di neve, me ne andrò a spasso per il Jackson Park senza cappello e senza guanti
Saul Bellow, L’uomo in bilico, 1944, tr. it. G. Monicelli, Mondadori 1976, p.130
In attesa di prendere servizio nell’esercito, fra il 1942 e il 1943, Joseph, il protagonista del libro, registra gli avvenimenti, i cambi di prospettiva, la nuova misura del tempo derivante da questa attesa. In aprile verrà chiamato sotto le armi, “affrancato da ogni dovere di decidere di me stesso” e nei due mesi che precedono questo cambio di stato, passa da grandi temi – come la libertà o la responsabilità – ad annotazioni sul carattere di singoli irripetibili giorni di quel periodo.
Dicono del libro
“Questo romanzo-diario è un viaggio interiore oscuro e tormentato alla ricerca di sé. L’uomo in bilico è il primo romanzo di Saul Bellow, una sorta di diario in cui confluiscono, in massima parte, gli elementi costitutivi del suo “pensiero”, la ricerca speculativa sulle ragioni dell’esistenza umana e del proprio essere. I suoi personaggi, sono, spesso, uomini con poche qualità, frustrati dalle loro stesse ambizioni, in conflitto con gli schemi del contesto sociale in cui vivono. Il protagonista è Joseph, un giovanotto ventisettenne, impiegato presso l’Inter-American Travel Bureau, diplomato in Storia all’Università del Wisconsin e coniugato da 5 anni. Egli trascorre nove mesi inattivo “in attesa burocratica” delle pratiche ministeriali prima di essere chiamato alle armi (siamo nel dicembre 1942) e in questa pausa riflette sulla propria vita”.
(Dalla recensione al libro su sololibri.net)
Altre storie che accadono oggi
“…La giovane che vedo là è la stessa che si presentò da me la sera del sabato 27 febbraio…”
George Eliot, Adam Bede
“… Il 27 febbraio 1874 Arthur Orton (alias Tom Castro) fu condannato a quattordici anni di lavori forzati. In carcere si fece voler bene…”
Jorge Luis Borges, Tom Castro, l’impostore inverosimile (Storia universale dell’infamia)
“… Aveva preso la polmonite quella fredda, gelida primavera, quella tremenda giornata del 27 febbraio…”
Nina Berberova, La sovrana (segnalazione di @atrapurpurea)
“… ero fermo con la mia pila per osservare come il Carnevale fosse finalmente iniziato nonostante quel buio e quel silenzio…”
Giampiero Comolli, La foresta intelligente