17 Aprile

17 aprile 2015

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D’altro canto, però, com’era diventato bello nel corso della sua arringa entusiasta, il viso secco e brutto dello studente! La legnosità spigolosa che ne improntava tratti e gesti si caricò di sublime, assunse un aspetto austero, dominatore, integerrimo. Tutta la figura di quel giovane allampanato, cresciuto troppo in fretta, malnutrito e vestito da far pietà, per Bohusch aveva acquisito inavvertitamente qualcosa di elementare, di eterno e mentre gli camminava a fianco non lo abbandonava la sensazione di dover prendere nota particolare di quel giorno: sabato 17 aprile

Rainer Maria Rilke, Re Bohusch, 1899, tr. it. G. Scarpari, in Due storie praghesi, Edizioni e/o 1985, p.24

A Praga, negli ultimi anni dell’Ottocento, la società segreta Omladina (Gioventù) si riunisce negli scantinati, col progetto di liberare la città dalla dominazione austriaca. Rilke prende spunto da un fatto accaduto: l’uccisione di un affiliato alla società segreta, di nome Rudolf, sospettato di tradimento. E immagina gli incontri al Caffè Nazionale, dove  si parla di indipendenza e di popolo, di politica e letteratura. Una sola data è indicata nel testo: il 17 aprile,  il giorno del calendario dedicato a un martire medievale di nome Rodolfo. ma anche un giorno di primavera che fa risplendere le strade della città ed esalta gli animi e i discorsi. 

Dicono del libro

Altre storie cha accadono oggi

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“…Ma non dimenticare – gli disse a bassa voce – la tregua finisce il 17 aprile…”
Ismail Kadaré, Aprile spezzato

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“… Il 17 aprile i Guigard diedero una festicciola da ballo in onore  dei diciott’anni di Pierrette…”
Jean-Paul Sartre, Infanzia d’un capo – Il muro

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“… 17 aprile. Da alcuni giorni soffrivo di nostalgia per Venezia…”
Hermann Hesse, Piccole gioie (segnalazione di Sandra Muzzolini)

 

 

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