14 Gennaio

14 gennaio 2016

« »

Il quattordici gennaio del 1922, Emma Zunz, di ritorno dalla fabbrica di tessuti Tarbuch e Loewenthal, trovò in fondo all’ingresso una lettera, col timbro del Brasile, dalla quale seppe che suo padre era morto. La ingannarono, a prima vista, il francobollo e la busta; poi, la inquietò la calligrafia sconosciuta. Nove o dieci righe scarabocchiate cercavano di riempire il foglio

Jorge Luis Borges, Emma Zunz, 1949, tr. it. F. Tentori Montalto, I Meridiani, Mondadori 1985, I, p. 813

Uno dei racconti della raccolta L’AlephEmma Zunz  narra l’elaborata e dolorosa vendetta di una figlia che vuole rendere giustizia al padre ingiustamente accusato di un furto. Lo “splendido argomento” – così lo definisce lo stesso Borges – del racconto si intreccia con il tema del tempo e del trovarsi nei giorni.  Quando il 14 gennaio la giovane Emma viene a sapere che il padre è morto il 3 dello stesso mese, la notizia le fa desiderare di “trovarsi già al giorno dopo”, desiderio inutile “perché la morte di suo padre era la sola cosa che fosse accaduta al mondo e che sarebbe continuata ad accadere, senza fine”.  E ancora “i fatti gravi stanno fuori del tempo, sia perché in essi il passato rimane come scisso dal futuro, sia perché le parti che li formano non paiono consecutive”.
Il 14 gennaio compare anche nel racconto 
L’anziana signora (Il manoscritto di Brodie)

Dicono del libro

 

Altre storie che accadono oggi

“.. Il 14 gennaio sbarcavo sano e salvo a Dover…”
Daniel Defoe, Robinson Crusoe

 

tn-1
“… Sulla copertina di ‘Time’, del 14 gennaio 1996, c’era la sua immagine…”
Philip K. Dick, Tempo fuori luogo

tn-1

“… fino alla notte del 14 gennaio 1929 non avrebbe mai pensato di doversene andare dalla California…”
Paul Auster, Il libro delle illusioni

tn-1

“… 14 gennaio E’ ancora una volta domenica. Sono tutti usciti, oggi, subito dopo colazione…”
Alba De Cespedes, Quaderno proibito (segnalazione di Emiliano Ruocco ‏@EMILI4NS)
tn-1
“… Mi domanda che giorno è, gli rispondo che è il 14 gennaio, che siamo a Milano…”
Michele Dalai, Le più strepitose cadute della mia vita (segnalazione di Federica @cutierudegirl)

pittura
Un quadro di On Kawara, della serie dell’oggi, JAN. 14, 2011

CondividiTweet about this on TwitterShare on Facebook0Share on LinkedIn0Email this to someone