12 Ottobre | October 12
12 ottobre 2024 |
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I have five thousands dollars in government high-denomination bills, he told himself. So I’m not completely helpless. And that thing is gone from my chest, including its feeding tubes. They must have been able to get ai them surgically in the hospital. So at least I’m alive; I can rejoice over that. Has there been a time lapse? he asked himself. Where’s a newspaper?
He found an L. A. Times on a nearby couch, read the date. October 12, 1988. No time lapse. This was the day after his show
Philip K. Dick, Flow My Tears, the Policeman Said, 1976
“Ho cinquemila dollari in banconote del governo di grosso taglio” si disse. “Quindi non sono del tutto inerme. E quella cosa è scomparsa dal mio petto, assieme ai suoi tubi di suzione. All’ospedale devono essere riusciti a rimuoverli chirurgicamente.
Quindi, se non altro, sono vivo; di questo posso rallegrarmi.
C’è stato un salto temporale? Dov’è un giornale?”
Trovò una copia del “Los Angeles Times” su un divano lì vicino, lesse la data: 12 ottobre 1988. Nessun salto temporale. Era il giorno dopo il suo ultimo show
Philip K. Dick, Scorrete lacrime, disse il poliziotto, 1976, tr. it. V. Curtoni, Mondadori, 1998, p. 26
Due “corridoi spaziali” – uno corrispondente alla realtà, l’altro a una “possibilità latente fra le molte”, concretizzata da una potente droga assunta dalla sorella del generale Buckman – sono accaduti contemporaneamente, confondendo le percezioni, la memoria, le relazioni delle persone coinvolte. L’11 ottobre il protagonista, il cantante Jason Taverner, è un celebre conduttore televisivo, con uno show seguito da milioni di spettatori. Il giorno dopo, il 12 ottobre si ritrova solo, senza documenti, in un hotel periferico, mentre tutti intorno sembrano non aver mai sentito parlare di lui. Nel corso di quel 12 ottobre entrerà in contatto con il sistema di controllo poliziesco e burocratico della società, con le psicosi e le allucinazioni degli abitanti, mentre la storia (e la lettura) oscillano fra metafore del tempo e della coscienza, ricerca di conferme sull’ora e sulla data.
Altre storie che accadono oggi
“… 12 ottobre. Oggi un marziano è sceso con la sua aeronave a Villa Borghese, nel prato del galoppatoio…”
Ennio Flaiano, Un marziano a Roma
“… il 12 ottobre, giorno di festa, anniversario della scoperta dell’America, alle 2 meno un quarto del mattino, nell’istante esatto in cui credevo di essermi addormentata, squillò il campanello…”
Almudena Grandes, Atlante di geografia umana
“… Il suo ultimo pensiero prima di perdere conoscenza fu per Juliette e il suo compleanno. Il dodici ottobre era fra quarantasei giorni…”
Paul Auster, La musica del caso
“… La mattina del 12 ottobre, alle dieci e mezza, Monica è seduta sulle scale esterne della sua vecchia scuola…”
Ada Villa, L’anniversario
“… uno degli arbitri annotava su un pannello appeso alla parete, tra un ritratto del Caudillo e un calendario con la data – 12 ottobre 1945…”
Arturo Pérez-Reverte, La tavola fiamminga
“… Comincia con una vibrazione. Alle dieci e venticinque del mattino de 12 ottobre 1970 la statua della Madonna posa il piede destro sul capo del serpente…”
Loredana Lipperini, L’arrivo di Saturno