12 Marzo
12 marzo 2014 |
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Durante il cattivo tempo che per tutta la settimana scorsa ha infierito lungo la costa, sulla nostra regione si è abbattuta una catastrofe che, secondo ogni umana previsione, avrebbe provocato la deplorevole perdita di vite umane oltre che di un ottimo vapore costiero perfettamente atto alla navigazione; ma all’ultimissimo momento, come per una grazia della provvidenza, più funeste conseguenze sono state felicemente scongiurate grazie al coraggio di un’animosa ragazza. Presentiamo ai nostri lettori un breve resoconto del dramma.
Mercoledì 12 marzo la nave passeggeri Sofie Hosewinckel salpò da Arendal diretta a Christianssand. La visibilità era scarsa, c’era neve con forte vento di sud-est. Nel tardo pomeriggio il vento si tramutò in fortunale e, come tutti sanno, fummo assaliti dal peggior uragano che mai abbia, a memoria d’uomo, sconvolto la nostra costa. La Sofie Hosewinckel aveva a bordo sedici passeggeri, trai quali era il noto e stimato capocomico Herr Valdemar Soerensen con la sua compagnia, diretto a Christianssand ove avrebbe dovuto dare una rappresentazione
Karen Blixen, Tempeste, 1958, tr. it. P. Ojetti in Capricci del destino, Feltrinelli 1984, p.82
Una piccolo compagnia teatrale, diretta dal capocomico Herr Soerensen, si sta recando a Christianssand per rappresentare La tempesta di Shakespeare. Fa parte della compagnia la giovane Malli, destinata a interpretare la parte di Ariel, lo spirito dell’aria. La prima rappresentazione è prevista per la metà di marzo e la compagnia parte da Arendal, su una nave passeggeri dell’armatore Hosewinckel, il giorno 12 marzo. È una data centrale, intorno a cui la vicenda si snoda. Fra il tardo pomeriggio e la notte – come riporta la Gazzetta di Christianssand – una violenta tempesta mette in pericolo i viaggiatori e la stessa imbarcazione ed è grazie a Malli – fedele al ruolo che le è assegnato nella Tempesta recitata – che la nave riesce scampare dalla tempesta reale e a guadagnare il porto.
Dicono del libro
“Capricci del destino, l’ultimo libro pubblicato in vita da Karen Blixen, contiene cinque fra i suoi racconti più significativi (…) il personaggio più significativo del libro è Ariele, intorno al quale ruota Tempeste, un racconto che prende l’avvio dalla messa in scena del capolavoro di Shakespeare architettata da un artista visionario: la giovane che personifica Ariele, e insegna agli altri a vivere all’altezza dei suoi sogni, incarna anche l’inevitabilità della rinunzia di cui è vittima chi sceglie di essere anzitutto un artista”
(dalla quarta di copertina dell’ed. Feltrinelli, op. cit.)
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“…Il dodici marzo, pochi minuti prima di mezzogiorno di una dolce giornata primaverile (…) accadde qualcosa di meraviglioso..” Fred Uhlman, Un’anima non vile