11 Febbraio
11 febbraio 2013 |
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Genova, 11 Febbraro
Ecco il Sole più bello! Tutte le mie fibre sono in un tremito soave perché risentono la giocondità di questo Cielo raggiante e salubre. Sono pure contento di essere partito! Proseguirò fra poche ore; non so ancora dirti dove mi fermerò, né quando terminerà il mio viaggio: ma per il 16 sarò in Tolone.
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802, Rizzoli, 1992, p. 150
Una delle tante lettere che il giovane studente Jacopo Ortis invia all’amico Lorenzo, con i suoi pensieri, le sue sofferenze politiche e amorose, le decisioni repentine. È il febbraio 1799 e Jacopo ha deciso di partire per la Francia, dove però non arriverà. Ha informato l’amico con una lunga lettera da Milano, datata 6 febbraio (Foscolo era nato a Zante il 6 febbraio del 1778). Ora, l’11 dello stesso mese, il ragazzo è a Genova, indeciso sulla meta e sulla durata del suo viaggio.
Dicono del libro
“Iniziato nel 1798 (ma un primo abbozzo il Foscolo lo aveva già steso, diciottenne, nell’esilio dei colli Euganei), il romanzo rimase interrotto per la fuga del poeta da Bologna in seguito all’arrivo degli Austriaci. Ripreso nell”800, fu compiuto e pubblicato nel 1802, con immediato successo. Romanzo-diario o, come scrisse il poeta, ‘diario delle proprie angosciose passioni’: e non solo per la trama, scopertamente autobiografica, ma per l’immediatezza con cui vi si riflettono, quasi a strati successivi, gli umori e le esperienze esistenziali di un’indole istintiva e appassionata”
(dalla quarta di copertina dell’ed. Rizzoli, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Era stata quell’anno la loro prima festa da ballo e avevano deciso di parteciparvi quasi alla fine del carnevale…” Arthur Schnitzler, Doppio sogno
“… L’11 febbraio l’U-653 raggiunse altri dieci U-Boot in una nuova linea di pattuglia a metà Atlantico…”
Robert Harris, Enigma
“… Lunedì 11 febbraio. Mi mancano solo sei mesi e ventotto giorni alla pensione…”
Mario Benedetti, La tregua (segnalazione di Federico Bona)
“…Nascono allora i disegni delle corse dei barberi: a carnevale, da piazza del Popolo quando i cavalli partono insieme…”
Marisa Volpi, Cavaliere senza destino (sul pittore Theodore Géricault)« »
Genova, 11 Febbraro
Ecco il Sole più bello! Tutte le mie fibre sono in un tremito soave perché risentono la giocondità di questo Cielo raggiante e salubre. Sono pure contento di essere partito! Proseguirò fra poche ore; non so ancora dirti dove mi fermerò, né quando terminerà il mio viaggio: ma per il 16 sarò in Tolone.
Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802, Rizzoli, 1992, p. 150
Una delle tante lettere che il giovane studente Jacopo Ortis invia all’amico Lorenzo, con i suoi pensieri, le sue sofferenze politiche e amorose, le decisioni repentine. È il febbraio 1799 e Jacopo ha deciso di partire per la Francia, dove però non arriverà. Ha informato l’amico con una lunga lettera da Milano, datata 6 febbraio (Foscolo era nato a Zante il 6 febbraio del 1778). Ora, l’11 dello stesso mese, il ragazzo è a Genova, indeciso sulla meta e sulla durata del suo viaggio.
Dicono del libro
“Iniziato nel 1798 (ma un primo abbozzo il Foscolo lo aveva già steso, diciottenne, nell’esilio dei colli Euganei), il romanzo rimase interrotto per la fuga del poeta da Bologna in seguito all’arrivo degli Austriaci. Ripreso nell”800, fu compiuto e pubblicato nel 1802, con immediato successo. Romanzo-diario o, come scrisse il poeta, ‘diario delle proprie angosciose passioni’: e non solo per la trama, scopertamente autobiografica, ma per l’immediatezza con cui vi si riflettono, quasi a strati successivi, gli umori e le esperienze esistenziali di un’indole istintiva e appassionata”
(dalla quarta di copertina dell’ed. Rizzoli, op. cit.)