11 Agosto
11 agosto 2013 |
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Faceva già caldo, i pochi alberi rimasti sulla piazza, avevano il fogliame bruciato dal sole e dal fumo dei treni e facevano ben poca ombra. Ma io pensavo solo ai camioncini e non mi importava del caldo. Dopo una mezz’ora, Jacqueline mi disse che aveva sete e avrebbe bevuto volentieri una gazzosa, il tempo c’era. Le dissi di andare a prenderla da sola, non dovevo lasciarmi sfuggire gli operai; lei ci rinunciò e comprò due gelati. Li mangiammo in fretta: ci colavano tra le dita, erano troppo dolci e ci fecero venire più sete. Era l’11 agosto
Marguerite Duras, Il marinaio di Gibilterra, 1952, tr. it. L. Prato Caruso, Feltrinelli, 1993, pp. 9-10
In una delle prime estati del dopoguerra, una coppia di francesi viaggia in Italia. Nel caldo torrido dell’11 agosto, a Pisa, i due giovani trovano un passaggio sul camioncino di un operaio che li invita in un paesino sulla costa tirrenica. Lì – racconta – si può pescare, passeggiare per il porto e incontrare la leggendaria signora che vive sullo yacht bianco chiamato Gibilterra. Il racconto esercita sul giovane francese una potente attrazione che lo porterà davvero a incontrare la signora del Gibilterra e a imbarcarsi sul suo yacht per un viaggio dalle innumerevoli soste e fughe, che lo allontana per sempre dalla vita precedente.
Dicono del libro
“Un impiegatuccio borghese, scontento del lavoro che fa, della donna con la quale vive, trova il coraggio, durante i giorni di ferie trascorsi a Firenze in un agosto torrido, di prendere una decisione che meditava da tempo: piantare la sua compagna e il lavoro. Mette in atto questa decisione pochi giorni dopo, a Rocca, un paesino vicino a Sarzana. E come per premiare il suo coraggio, il caso sembra finalmente accorgersi di lui”.
(Dalla quarta di copertina dell’ed. Feltrinelli, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“La matura perfezione di questa giornata -/ l’undici agosto ma è come fosse settembre…”
Attilio Bertolucci, L’undici agosto
“… L’ingenuità della donna, incapace di decifrare quei documenti e del tutto indifferente al ritorno ossessivo di quella data… Cuando saò grande tuciderò Ange 11 gosto 1944”
Michel Tournier, Mezzanotte d’amore
“… ‘Sento molto la tua mancanza, Ana’ questa fu la prima cosa che mi disse l’11 agosto, a sorpresa, all’ora della siesta…”
Almudena Grandes, Atlante di geografia umana