10 Febbraio
10 febbraio 2015 |
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Quando, a quarantadue anni, disperava ormai dell’amore e si avviava verso la sorte del vecchio scapolo, improvvisamente Gaetano si decise. Il dieci febbraio 1842 scrisse a Giuseppina, chiedendo in matrimonio la figlia che non aveva mai visto. Giuseppina non attendeva la strana lettera, e gli rispose di notte, ultimate le faccende domestiche, nell’ora più propizia ai progetti romanzeschi
Pietro Citati, Storia prima felice, poi dolentissima e funesta, 1989, Rizzoli 1993, p. 56
Dicono del libro
“E’ una cronaca famigliare, desunta dalle lettere, dalle testimonianze e dai documenti che per oltre un secolo sono stati conservati nella famiglia dell’autore: la storia di un bisnonno e di una bisnonna, di un siciliano e di una parmigiana, Gaetano Citati e Clementina Sanvitale, del loro amore romanzesco e della loro tragica morte. Questa cronaca è un ritratto fedele dell’Ottocento romantico”
(dalla quarta di copertina dell’ed. Rizzoli, op. cit.)
Altre storie che accadono oggi
“… Giaipur, 10 febbraio. I giardini del Maraja sono di una malinconia cimiteriale che pure ha il suo incanto…”
Guido Gozzano, Verso la cuna del mondo
“… ‘Intorno a me regna il disordine’ pensò con soddisfazione Kazuo (…) Era il 10 febbraio 1948…”
Yukio Mishima, Una stanza chiusa a chiave
“… La mia prima presa di coscienza del segreto lavorio di certi giorni tutti uguali risale al febbraio del 1933…”
Saul Bellow, L’iniziazione